- Come in pandemia il Parlamento delegava il Presidente del Consiglio a limitare diritti con Dpcm, così dopo l’inizio della guerra ha autorizzato il ministro della Difesa a decidere con decreto l’invio di armi. Ormai nelle situazioni critiche il Parlamento si fa da parte, e la gestione avviene mediante atti amministrativi.
- La legge che dà copertura normativa all’invio di armi in Ucraina fino a fine 2022 non poteva essere modificata attraverso una nuova risoluzione parlamentare che impegnasse il Governo a interrompere tale invio o a sottoporlo ogni volta all’approvazione del Parlamento.
- La nuova risoluzione su cui si è raggiunto l’accordo non cambia molto rispetto a quella approvata a marzo e richiama espressamente la legge che già prevedeva l’informativa al Parlamento. Per giorni si è fatto tanto rumore per nulla.
Quanto conta davvero il parlamento nelle decisioni sulla guerra? Troppo poco


23 giugno 2022 • 12:01Aggiornato, 23 giugno 2022 • 12:21