- La vera norma manifesto del ddl è quella che divide i percettori di reddito, quindi i poveri, nelle categorie degli “occupabili” e dei “non occupabili”. Per i primi – è il messaggio – la pacchia è finita.
- Da un lato, l’esigenza di contrarre la spesa pubblica spinge una destra insieme identitaria e mercatista a screditare il ricorso ai sussidi, moralizzando il discorso pubblico sulla povertà.
- Dall’altro lato, la promozione del lavoro, nutrita di richiami alla sua “dignità”, è perseguita attraverso condizionalità così stringenti da rendere obbligate le peggiori occupazioni, le più precarie e meno retribuite.
Questa destra fa la morale ai poveri per tagliare il welfare


05 dicembre 2022 • 17:27