A furor di spot primo è il saggio di Paolo Del Debbio In nome della libertà. La forza delle idee di Silvio Berlusconi per Piemme. L’editore di Matteo Renzi, di Stefano Bonaccini e del generale Vannacci, che ora sta per mandare in libreria anche il Controvento di Matteo Salvini, il 30 aprile
A furor di spot primo è il saggio di Paolo Del Debbio In nome della libertà. La forza delle idee di Silvio Berlusconi per Piemme. L’editore di Matteo Renzi, di Stefano Bonaccini e del generale Vannacci, che ora sta per mandare in libreria anche il Controvento di Matteo Salvini, il 30 aprile
Un giorno Marcello Dell’Utri chiede a Silvio Berlusconi cosa sia la televisione e lui gli risponde: «La televisione è tutto ciò che sta intorno alla pubblicità». Ebbene sì. Guardando la classifica dei libri della settimana la sorpresa è questa: a furor di spot primo è il saggio di Paolo Del Debbio In nome della libertà. La forza delle idee di Silvio Berlusconi per Piemme. L’editore di Matteo Renzi, di Stefano Bonaccini e del generale Vannacci, che ora sta per mandare in libreria anche il Controvento di Matteo Salvini, il 30 aprile.
A quasi un anno dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, Del Debbio ragiona infatti sull’eredità politica di una delle figure che più hanno segnato la Seconda Repubblica. Su quale sia il lascito, ma soprattutto l’attualità del programma del 1994 di Forza Italia, con un bel po’ di autopromozione, perché quel programma fu steso proprio dallo stesso Del Debbio con l’aiuto di Antonio Martino, Giuliano Urbani, Pio Marconi, Gianfranco Ciaurro, Sergio Ricossa, Gianni Baget Bozzo. Davvero altri tempi, quelli di una rivoluzione liberale che non abbiamo mai visto.
(Che cos’è davvero il liberalismo? Qual è il suo rapporto con lo stato, con il mercato, con la democrazia, con la felicità e la realizzazione personale? Su questo si confrontano il nostro editorialista Emanuele Felice e il politologo Alberto Mingardi in Libertà contro libertà. Un duello sulla società aperta, appena uscito per Il Mulino. Un ottimo saggio che è una bella sfida intellettuale su uno dei campi di battaglia del XXI secolo).
Racconto da dentro
Ma torniamo alla tv, dove Del Debbio, che è anche uomo televisivo, conduce Dritto e rovescio, talk show di Rete 4. E ai numerosi spot di promozione di questo libro. Roba rara dalle parti dell’editoria. Anche perché dentro i libri la pubblicità non ci sta. E intorno quasi mai. Berlusconi non ha mai scritto libri, se non raccolte dei suoi discorsi politici. Quindi anche per lui è una prima volta in cima alla classifica. Parliamo del proprietario, molto laico durante la sua gestione, del maggior gruppo editoriale italiano, Mondadori. Dopo averlo conteso con la guerra di Segrate proprio al nostro editore, Carlo De Benedetti.
Eppure dei libri Berlusconi non si è mai servito, né ha provato a influenzarli, perché convinto della loro inefficacia nella ricerca del consenso. Sapeva bene quanto, nella sua epoca, valesse di più un minuto di televisione rispetto ad intere biblioteche. Ora si avvicina il momento del primo anniversario della morte, il 12 giugno. E in piena campagna elettorale la Forza Italia inventata da Berlusconi, ora tajanizzata, resiste postuma oltre le previsioni catastrofiche di molti. Il 7 maggio per raccontare la più straordinaria storia di potere in Italia degli ultimi settantant’anni uscirà da Feltrinelli B. di Filippo Ceccarelli. Cavaliere, imprenditore, cantante, presidente (di Mediaset, del Milan e del Consiglio), politico, attore, intrattenitore, amato, odiato, idolatrato, mito, male assoluto, anticomunista viscerale, socialista craxiano, comunicatore, vecchia gloria, inventore del centro-destra, indagato, condannato, prescritto, perseguitato dalla magistratura, barzellettiere, seduttore, uomo più ricco d’Italia, editore. Berlusconi è stato tutto. La sua vita è stata più grande di qualsiasi opera di finzione possibile. E la sua storia Ceccarelli è l’unico che poteva raccontarla.
Del Debbio racconta invece da dentro, e da supporter, l’avventura politica di Silvio Berlusconi. Che è stata ricca di successi. Le sue idee, il linguaggio sempre chiaro e diretto, che ha cambiato il modo di fare politica e di comunicarla. In nome della libertà analizza i valori che hanno determinato la discesa in campo e, successivamente, la lunga stagione berlusconiana, segnando, comunque la si pensi, il recente passato, il presente e forse persino il futuro della politica italiana.
Il nuovo Ozpetek
Nella narrativa debutto al quarto posto del nuovo romanzo di Ferzan Ozpetek, Cuore nascosto, Mondadori Strade blu. Alla quarta prova, autore consolidato oltre che regista, Ozpetek torna a esplorare con delicatezza ed empatia i complessi sentimenti femminili, in un romanzo che trasferisce il suo potente immaginario sulla pagina, colmo di spunti autobiografici e di suggestive citazioni dei suoi film più celebri di cui restituisce l’atmosfera unica.
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