- Il filosofo coreano, ma educato in Germania, Byung-Chul Han è un esempio tipico di intellettuale apocalittico, nel senso teorizzato da Umberto Eco nel suo intramontabile Apocalittici e integrati (Bompiani 1964).
- Come dimostra bene il suo ultimo libro Le non cose (Einaudi 2022), Byung-Chul Han, nella sua deprecazione degli effetti che la rivoluzione digitale produce sulla cultura e sull’informazione tende a dimenticare che alcuni dei fenomeni che condanna sono invece presenti da sempre.
- Nel suo rimpianto per gli oggetti “maneggevoli” del passato Byung-Chul Han non riesce a nascondere di avere una visione penitenziale del sapere: per essere profondi bisogna soffrire, e tutto quello che alleggerisce e semplifica la vita si traduce per lui in una perdita di senso.
Byung-chul Han fa il più facile dei mestieri: l’apocalittico

26 giugno 2022 • 16:48Aggiornato, 26 giugno 2022 • 16:49