- Consolidate tutte le prime posizioni, non cambia nulla in cima alla classifica dei libri di questa settimana. Guida il principe Harry, lagnoso e frustrato, nella sua autobiografia Spare, Mondadori, un travolgente successo globale. A una incollatura La vita intima di Niccolò Ammaniti.
- Ottima la partenza di Mi limitavo ad amare te di Rosella Postorino, Feltrinelli, candidata al Premio Strega.
- Giochiamo allora al fantaStrega. Vincerà una scrittrice?
Consolidate tutte le prime posizioni, non cambia nulla in cima alla classifica dei libri di questa settimana. Guida il principe Harry, lagnoso e frustrato, nella sua autobiografia Spare, Mondadori, un travolgente successo globale. A una incollatura La vita intima di Niccolò Ammaniti che disseziona la mente di Maria Cristina Palma, bella ricca e famosa; ne esplora le ossessioni, le paure, i desideri inconfessabili in un romanzo divertente e cattivo che sta piacendo ai suoi lettori. Da Einaudi Stile libero.
Terzo il rosa di Dammi mille baci di Tillie Cole, Always publishing. Quarta Cristina Cassar Scalia la scrittrice siciliana molto amata che fa il medico oftalmologo a Catania. Con il giallo Il re del gelato, da Einaudi Stile libero. Prima qualche pillola dentro vaschette di gelato, poi un omicidio. Questo è solo l’inizio di un mistero parecchio strano che il vicequestore aggiunto Giovanna Guarrasi, detta Vanina, palermitana tornata in Sicilia dopo un periodo alla questura di Milano, è chiamata a risolvere.
Quinta Rosella Postorino che conferma l’ottima partenza di Mi limitavo ad amare te, da Feltrinelli. Il nuovo romanzo dell’autrice del best seller Le assaggiatrici (romanzo tradotto in oltre 30 lingue, che ha vinto il Premio Campiello 2018 e diversi altri prestigiosi premi letterari, e da cui verrà tratto un film, per la regia di Cristina Comencini. E che è stato rubricato persino tra i libri della biblioteca del covo di Messina Denaro).
Giochiamo al fantaStrega
E candidatura forte al premio Strega, presentato da Nicola Lagioia. Come quella di Rubare la notte di Romana Petri, Mondadori, presentato da Teresa Ciabatti, che è una biografia di Antoine de Saint-Exupéry che vola tra reale e immaginario. Nella mappa incrociata di candidature e di presentazioni autorevoli si può allora cominciare a giocare al fantaStrega, il gioco preferito della società scrivente, editoriale e letteraria, chi c’è chi non c’è, e disegnare la dozzina e financo fantasticare la cinquina finale.
Gli Amici della Domenica hanno ancora una settimana per inviare nuove candidature al Premio Strega: il termine è il 1° marzo, alle ore 12. I libri candidati finora sono 55. Per un’edizione che sarà certamente combattuta. Tra i nuovi: Cassandra a Mogadiscio di Igiaba Scego, Bompiani, presentato da Jhumpa Lahiri così: «sicuramente il libro più importante che esista, nella letteratura italiana, sulla storia postcoloniale italo-somala, va letto per uscire dal silenzio, dall’oblio e dalla rimozione che distorce la verità di quell’epoca, e per fare i conti con il razzismo non solo di una volta ma di oggi».
Tra gli editori indie si segnalano alcune tra le candidature più interessanti: quella di Ada D’Adamo Come d’aria, Elliot, presentato da Elena Stancanelli; di Gian Marco Griffi con il fluviale e ambizioso Ferrovie del Messico, Laurana, presentato da Alessandro Barbero; di Tommaso Pincio con il flaianesco Diario di un’estate marziana, Perrone, presentato da Nadia Terranova.
E poi ancora: Carmen Verde Una minima infelicità, Neri Pozza, presentato da Leonardo Colombati e Andrea Tarabbia Il continente bianco, Bollati Boringhieri, presentato da Daria Bignardi. Di lato, appartato ma folgorante, l’esordio romanzesco di Sapo Matteucci, Per futili motivi, La nave di Teseo, che non farà strada ma è un libro divertente e bello. Come l’umorismo nero di Maria Castellitto, con Menodramma, Marsilio. Manca qualcuno? Certo. Sarà finalmente il turno di una vittoria femminile? La storia dice che bisogna risalire al 2018 di Helena Janeczek e prima ancora indietro di vent’anni, con la doppietta consecutiva del 2002 e 2003 di Margaret Mazzantini e poi di Melania Mazzucco. È tempo di rimediare.
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