Al primo posto questa settimana arriva “Il Dio dei nostri padri”, scritto dal giornalista che ha ripreso in mano il testo sacro accudendo il padre al suo capezzale. Lo seguono il Rocco Schiavone di Antonio Manzini e “Balleremo la musica che suonano” di Fabio Volo
E dunque è il racconto delle storie della Bibbia di Aldo Cazzullo che si riprende il primo posto della classifica dei libri più venduti della settimana. Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia, Harper Collins. Nelle prime righe Cazzullo ci rivela di essersi messo a rileggere la Bibbia nei giorni di cura al capezzale del padre morente. E credente. Mentre lui è laico. E quindi quel Dio è anche di suo padre. Perché i nostri padri, anche il mio, erano convinti di vivere sotto l’occhio di Dio: la sua esistenza era certa come quella del sole che sorge e tramonta. Oggi abbiamo smesso di crederci, o anche solo di pensarci. E la Bibbia nessuno la legge più.
L’autobiografia di Dio
Invece la Bibbia è un libro meraviglioso. Che si può leggere anche come un grande romanzo. L’autobiografia di Dio. Aldo Cazzullo fa con la Bibbia quel che aveva fatto con Dante e con Roma: ci racconta la storia, in modo chiaro e comprensibile a tutti, con continui riferimenti all’attualità, alla nostra vita, passando attraverso le vicende storiche e i capolavori dell’arte.
La creazione, Adamo ed Eva, la cacciata dall’Eden, Caino e Abele, Noè e il diluvio. La storia di Giacobbe che lottò con Dio e di Giuseppe che svelò i sogni del faraone. Mosè, le piaghe d’Egitto, il passaggio del mar Rosso, i dieci comandamenti.
E poi la conquista della terra promessa, da Giosuè che espugna Gerico a Davide che taglia la testa di Golia, da Sansone, l’eroe fortissimo ma tradito dal suo amore, a Salomone che innalza il tempio. Cazzullo rievoca storie dal fascino millenario. E racconta le grandi donne della Bibbia: Giuditta che decapita il condottiero nemico, Ester che salva il popolo dallo sterminio, Susanna che fa condannare i suoi molestatori. E poi l’angelo che salva Tobia e il diavolo che tormenta Giobbe, l’amore del Cantico dei Cantici e la disillusione dell’Ecclesiaste (“tutto è vanità”). Sino alla grande speranza della resurrezione, e di un salvatore che viene a riscattare l’umanità: per i cristiani, Gesù.
Il Dio dei nostri padri è un libro appassionante, che ci conduce alle radici della nostra cultura e delle nostre famiglie. E fa di Aldo Cazzullo il giornalista e narratore italiano, quello che leggiamo nei libri e sul Corriere, e ascoltiamo in tv su La7 nelle serate delle sue giornate particolari, perché è quello di cui ci fidiamo. Come ci fidammo di Giorgio Bocca, di Indro Montanelli, di Enzo Biagi.
In una manciata di copie inseguono Cazzullo: Antonio Manzini col suo bellissimo giallo: in blu Sellerio una nuova avventura del vicequestore in loden e Clarks Rocco Schiavone, dal titolo suggestivo di Il passato è un morto senza cadavere; terzo Fabio Volo col memoir il cui titolo è un motto paterno Balleremo la musica che suonano, Mondadori, in cui per la prima volta parla di sé, di quando faceva il panettiere a Brescia col padre, e la sua famiglia era perseguitata dalle cambiali, della sua storia, di uno che non aveva studiato e senza particolari talenti ma con la voglia di provarci, e di come la lettura abbia cambiato la sua visione del mondo. E di fatto l’abbia salvato. Bibliografia dei libri preferiti allegata. Se Siddharta ce lo saremmo aspettati, meno scontato è un romanzo grande, nichilista e disperato come Il viaggio al termine della notte di Céline.
Sally Rooney al quarto posto
E, finalmente, al quarto posto l’attesa new entry del quarto romanzo di Sally Rooney, Intermezzo tradotto per Einaudi da Norman Gobetti.
Sally Rooney ha 33 anni, è di Dublino ed usa lo stream of consciousness come James Joyce, ma dentro una tessitura semantica lineare e linguisticamente esplicita. Sally Rooney è l’eroina mondiale di tutte le millennial. È il fenomeno editoriale del decennio. Come per tutte le vigilie che si rispettino, tipo la nascita di Gesù o l’inizio del nuovo anno, anche quella per la scrittrice irlandese è stata attesa da decine di migliaia di fedeli in giro per il mondo. Le chiese, in questo caso, erano le librerie della catena Waterstones, la maggiore catena Uk, un po’ come le Feltrinelli da noi. Ecco il loro post per l’annunciazione.
«Buona vigilia di Sally Rooney a tutti coloro che festeggiano. Alcuni lettori molto fortunati sono stati i primi a sentire Sally Rooney leggere dal suo nuovo romanzo, Intermezzo, prima di firmare copie su @piccadillywaterstones. Alcuni dei nostri negozi apriranno martedì in anticipo, in modo che possiate avere le vostre copie il prima possibile. Uno dei libri più grandi dell'anno è finalmente arrivato ed è una delizia.»
Insomma hype altissimo e Fomo (“Fear Of Missing Out”) pronta ad accelerare tra le coetanee. Ormai poliglotte, visto che il libro è salito in classifica, quella italiana, anche nell’edizione inglese.
Io lo sto leggendo e mi pare un grande libro sul futuro delle relazioni sentimentali e la mascolinità. Alla morte del padre, i fratelli Peter e Ivan vedono sconvolto il precario equilibrio della loro esistenza. Nascono nuovi amori, esplodono vecchie ruggini, si creano inedite alleanze. E in questo interludio si intravede la vastità potenziale di ogni vita.
Il libro più complesso e ambizioso della sua carriera.
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