L’artista torna a parlare sul palco dell’Ariston dopo la sua esibizione. E chiarisce: con il no alla guerra non voleva dare un messaggio politico
«Ho fatto tanti errori nella mia vita, ma non quello di fare il politico». E poi: «Ero guidato dall’amore e dal fatto che sono più le cose che abbiamo in comune». Dargen D’Amico ancora una volta ha deciso di parlare al pubblico, dopo la sua esibizione, durante la seconda serata del festival di Sanremo. Lo ha fatto per rispondere a chi aveva sottolineato che il suo discorso, durante la prima serata, fosse stato uno dei pochi messaggi politici.
Il discorso
La sera prima il cantante aveva dedicato la sua canzone a una cuginetta che sta studiando a Malta. «Lei è stata fortunata», aveva detto. «Ma non tutti i bambini del mondo hanno questa fortuna. Nel mar Mediterraneo in questo momento ci sono bambini sotto le bombe, che sono senza acqua né cibo». «In questo momento il nostro silenzio è corresponsabilità. La storia e Dio non accettano la scena muta: cessate il fuoco».
Diodato
Durante la presentazione, Diodato ha detto di condividere le parole di Dargen D’Amico e, per questo, di essere stato felice di essere stato abbinato a lui. «È solo un messaggio di umanità, non un messaggio politico», ha detto.
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