- Nel 1755 un terremoto rase quasi al suolo Lisbona, capitale di uno dei più potenti imperi dell’epoca. Fu il primo disastro globale e mediatico: la notizia fece il giro dell’Europa e del mondo a una velocità fino ad allora mai raggiunta.
- Descrizioni e stampe delle rovine invasero l’immaginario occidentale. Il terremoto di Lisbona divenne da allora – fino almeno alla Seconda guerra mondiale – l’esempio principe del male radicale e dell’assenza di Dio, tornando spesso nelle riflessioni di filosofi e scrittori.
- C’è un nodo indissolubile che lega modernità e catastrofe. Ripercorrerne la storia può essere utile per capire gli atteggiamenti degli intellettuali davanti al male.
Da Lisbona a Kiev, gli intellettuali nella storia davanti alla catastrofe


23 marzo 2022 • 18:23