- Una lettrice è stata invitata alle nozze di un ex fidanzato dopo pochi mesi che si sono lasciati.
- Un lettore cerca di capire se può bastare il sesso per mantenere viva una storia in difficoltà.
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Cara Giulia,
ho iniziato a frequentare una ragazza, una donna, che mi sta dando sensazioni contrastanti. Prima di tutto voglio dire che è molto bella (sicuramente più bella di me) e quando siamo insieme non riesco a toglierle gli occhi di dosso. Lo so che è una cosa un po’ superficiale, ma voglio essere onesto e non credo ci sia niente di male ad essere fisicamente attratti da una persona. Sul lato fisico abbiamo anche un’ottima intesa sessuale, non ho mai avuto rapporti così soddisfacenti prima. Il suo corpo mi assorbe completamente, è come essere sotto l’effetto di un incantesimo.
La nostra relazione però, forse proprio per la passionalità che la contraddistingue, è molto squilibrata e piena di alti e bassi. Io mi ritengo una persona abbastanza razionale, ma con lei fatico a riconoscermi. Lei ha una personalità molto diversa. Cambia umore più volte nell’arco di una giornata, fa scenate per una minima cosa, è molto possessiva e ha molto bisogno di attenzioni. Ci frequentiamo solo da qualche settimana, ma questi aspetti stanno emergendo sempre di più e io non sono sicuro di saperli e volerli gestire. La mia domanda quindi è: si può stare in una relazione solo per il sesso?
G.
Caro G.,
devo essere sincera? Credo possa esistere una relazione felice senza sesso, mentre faccio fatica a immaginarmi una relazione serena dove il sesso sia l’unica cosa che funziona. E non perché l’attrazione fisica e la compatibilità sessuale non siano importanti nella vita di coppia, ma perché in generale è difficile costruire qualcosa con una premessa sola. Prova a fare una sedia con una gamba e basta: puoi tirarci fuori al massimo uno sgabello, che è notoriamente la più scomoda e indesiderabile delle sedute.
Da quello che mi racconti mi sembra che tu abbia a che fare con una matta (o con una dello scorpione). Non fraintendermi, io adoro le matte. Ho molte amiche matte. Sono persone anche loro, e come tutti meritano di trovare un po’ di felicità. Ma te la meriti anche tu e se riesci a provarla solo nei 15 minuti di coito (per essere generosi) forse non è abbastanza. Io, che sono una persona pratica, farei una tara tra gli alti e bassi di cui parli. Ho come l’impressione che i secondi vincano a mani basse.
Anche i serial killer più spietati avranno avuto qualche spunta nella colonna dei pro: pare che Leonarda Cianciulli, nota come la Saponificatrice di Correggio (su cui gradirei una miniserie, colgo l’occasione per fare un appello a Netflix) fosse una cuoca eccellente. Ma come moglie non era un granché.
Devi ragionare soprattutto sul lungo periodo. Hai voglia di vedere fino a che punto una matta può essere matta? Ti va di tornare a casa un giorno e scoprire che la matta ti ha defecato sul letto? Se hai bisogno di un supporto audiovisivo per immaginarti il tuo futuro, consiglio la visione integrale del processo Depp/Heard. C’è tutto quello che ti serve sapere per prendere una decisione informata.
Cara Giulia,
sono stata invitata al matrimonio di un ex fidanzato. Siamo stati insieme quasi 10 anni e ci siamo lasciati poco più di un anno fa perché la nostra relazione era arrivata naturalmente alla fine. Ci volevamo ancora bene, ma non vedevamo un futuro insieme. Questo non vuol dire che io non ci sia stata male. Anche lui dice di aver sofferto, ma ci avrei creduto più facilmente se non avesse deciso di sposarsi con un’altra solo qualche mese dopo la nostra separazione. Quando me l’ha detto è stato come se mi avesse pugnalato nel petto. Non lo amavo più, ma non è stato facile pensare che avesse trovato la felicità così velocemente senza di me. Comunque, proprio mentre cominciavo a farmene una ragione, mi arriva l’invito a casa e ora non so se partecipare o no. Non voglio sembrare ostile, ma non so se me la sento. Vado o non vado?
C.
Cara C.,
la vita è troppo breve per andare ai matrimoni degli ex. Mi sembra chiaro come il sole che, comprensibilmente, tu non abbia nessuna voglia di andarci a questo matrimonio. Il discorso può finire qui: non ci andare. I matrimoni sono già abbastanza faticosi quando sono di persone con cui non abbiamo condiviso un passato sessuale, figuriamoci se una col caldo, i tacchi e un paio di centinaia di euro in meno sul conto in banca si merita anche l’aggravante di dover pensare “potevo essere io” (in piena estate, con i piedi che pulsano e l’ossigeno che non arriva al cervello perché la circolazione è bloccata alle caviglie, sarebbe inevitabile per te arrivare a questa conclusione).
Per di più trovo molto sospetto il tempismo di questa vicenda. A cose fatte poco importa, ma se i due futuri sposi avessero cominciato a frequentarsi un po’ prima di quanto ti hanno lasciato credere sarebbe un motivo in più per augurargli una felicissima luna di miele a Fanculo.
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