Diete sconsigliate spacciate per toccasana. Ogni manciata d’anni le case editrici propongono nuovi regimi alimentari, spesso sconsigliati dagli esperti che però raccolgono proseliti come se si trattasse della panacea di tutti i mali
Se digitiamo su Google “dieta libri” il noto motore di ricerca rintraccia ben 71.100.000 risultati… Dieta e dietologia; Le 10 migliori diete; La dieta delle stagioni; La dieta del cervello; Che cavolo di dieta!; La dieta della longevità; La dieta senza dieta; La Dieta Atkins: tutto ciò che devi sapere! Insomma un vero e proprio fritto misto, è il caso di dire, che offre un variegato e allettante bouquet di possibilità per perdere peso…
Una dieta al giorno
Tra i vari tormentoni troviamo il metodo Atkins: un regime alimentare iperproteico e iperlipidico ideato dal cardiologo americano Robert Atkins negli anni Settanta per tenere sotto controllo il diabete mellito. Il principio è che attraverso la riduzione dei carboidrati, l’organismo utilizza lipidi e proteine come fonte energetica. Una simile strategia favorisce un rapido dimagrimento perché aumenta il senso di sazietà, aumenta il dispendio energetico e stimola la sintesi di ormoni anabolici che favoriscono l’incremento della massa magra soprattutto in combinazione con l’attività fisica. La criticità di questa dieta è proprio il basso intake di carboidrati. Quello che succede è che dopo qualche giorno le riserve di glucosio si esauriscono e, bruciando i grassi, l’organismo è costretto a produrre corpi chetonici, responsabili di affaticamento, nausea e cefalea.
C’è poi la trovata di Peter D’Adamo, ricercatore e docente nell’ambito della medicina naturopatica. Secondo D’Adamo, per riuscire a dimagrire ciascuna persona dovrebbe scegliere cosa mettere in tavola in base al proprio gruppo sanguigno. È nata quindi la dieta del gruppo sanguigno la cui importanza mediatica è stata enfatizzata a seguito della pubblicazione nel 1996 del libro Eat Right 4 Your Type (La vera dieta dei gruppi sanguigni. Come scegliere gli alimenti per raggiungere il peso ideale, vivere più sani e più a lungo, Sperling & Kupfer 2016). Tradotto in decine di lingue, il libro ha venduto oltre sette milioni di copie nel mondo ed è arrivato anche in Italia, dove il regime alimentare dei gruppi sanguigni è diventato famoso soprattutto nella versione proposta da Piero Mozzi. Il suo libro La dieta del dottor Mozzi. Gruppi sanguigni e combinazioni alimentari è stato tra i libri più venduti del 2016.
I promotori della dieta del gruppo sanguigno sostengono che i diversi antigeni presenti sulla superficie dei globuli rossi, scoperti anche nell’intestino, sarebbero espressione dell’evoluzione umana e responsabili della capacità individuale di digerire i vari alimenti. Ma dal punto di vista scientifico, a oggi, non ci sono affatto prove che i diversi gruppi sanguigni siano stati una conseguenza dei diversi stili alimentari, né che gli antigeni possano influire sulle proprietà nutrizionali degli alimenti. E a proposito di diete alla moda non si può non citare la famigerata dieta Lemme, seguita da tanti attori, attrici e personaggi del grande schermo.
Oggetto di discussione dell’opinionista di turno in diversi salotti tv, tale modello alimentare è stato ideato dal farmacista lombardo Lemme. Questa filosofia alimentare, come la definisce il suo fondatore, sostiene che frutta e verdura innalzano il colesterolo e fanno ingrassare. Anche questa è una dieta che non ha nessun fondamento scientifico: non è assolutamente vero che frutta e verdura innalzano il colesterolo, anzi, è dimostrato esattamente il contrario.
In questo mare magnum di scelte c’è poi anche chi ha pensato al collegamento che esisterebbe tra la salute dell’intestino e quella del sistema nervoso. In particolare, l’equilibrio della flora intestinale avrebbe un ruolo chiave nella manifestazione di varie condizioni psicologiche e neurologiche. Si tratta della dieta Gaps, acronimo di Gut and Psychology Syndrome, ideata dalla dottoressa McBride, neurologa e nutrizionista con formazione in Russia e nel Regno Unito. Secondo McBride, attraverso l’eliminazione di una serie di alimenti come cereali, latticini, lievitati e carboidrati si assicurerebbe un corretto funzionamento del cervello attraverso il miglioramento delle funzioni intestinali. Il problema di questa dieta è che estremamente restrittiva e può esporre al rischio di malnutrizione. È da sottolineare, inoltre, che sebbene molte testimonianze siano a sostegno della Gaps, gli studi clinici peer reviewed sono limitati.
E come non ricordare la dieta Dukan, la pioniera degli scaffali delle librerie. Anche se la dieta Dukan prima maniera, restrittiva e drastica, ha fatto spazio ad una nuova dieta meno rigida pensata per coloro che hanno un lieve sovrappeso, questo regime alimentare è sconsigliato dalla maggior parte delle istituzioni mediche a causa dell’eccessivo consumo di proteine.
Il fanta-dieta
Chi non conosce poi la dieta del fantino? Si tratta di un regime proteico molto drastico nato negli anni Sessanta e ritornato di moda recentemente. È un’alimentazione ispirata alla dieta dei fantini inglesi che, per mantenersi leggeri e per non appesantire il cavallo, bevevano al mattino caffè amaro, a pranzo un pezzetto di formaggio stagionato con un bicchiere di marsala o di Porto e a cena carne alla griglia e verdure scondite. Un regime alimentare da fame, monotono e sbilanciato, assolutamente sconsigliato anche agli stessi fantini.
Allora non ci resta che pregare nel miracolo? Nel miracolo no, ma pregare sì perché, e non è una battuta, esiste davvero la dieta della preghiera che trae ispirazione dal digiuno dei Santi la cui forza di volontà passava proprio attraverso la preghiera. L’atto del pregare porterebbe a concentrarsi e a instaurare uno stato che condiziona la mente anche nei confronti del cibo.
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