Che hanno letto gli italiani, le italiane per lo più, (come si sa, in gran maggioranza di genere, sono loro che amano e leggono i libri) durante l’estate? Libri scritti da donne che raccontano storie di relazioni, di famiglie, di sentimenti. Per esempio con la sintassi asciutta di Donatella Di Pietrantonio, regina dell’estate con il suo romanzo L’età fragile, Einaudi, lanciato verso le 160mila copie dalla vittoria del premio Strega.

Il racconto ancora ambientato nella sua terra, quella dell’Arminuta, l’Abruzzo. Un tragico fatto di cronaca avvenuto anni fa: due ragazze uccise sulla montagna, in un bosco della Maiella, dopo una violenza sessuale, che diventa la scintilla per parlare di fragilità, di quanto gli esseri umani siano precari.

E poi le saghe di pronta beva di Francesca Giannone, in classifica con Domani, Domani e ancora col suo amatissimo La portalettere; e Il cognome delle donne, Feltrinelli, di Aurora Tamigio, la vera sorpresa con 120mila copie, premiato dal Bancarella; la Sicilia delle arance amare di Milena Palminteri, Bompiani. E poi ancora, a scorrere le prime cinquanta posizioni, il grande ritorno dell’Amica geniale di Elena Ferrante, e/o, incoronata libro del secolo dal New York Times, Il cuore nero di Silvia Avallone, Rizzoli, Ricordatemi come vi pare, Mondadori, l’autobiografia postuma e definitiva dell’immensa Michela Murgia e il suo perenne Accabadora.

I libri dell’autunno

Ora agli sgoccioli le vacanze (e le letture) estive, proviamo a dare un’occhiata nel laboratorio del mercato editoriale. Per vedere le novità che ci riserva la ripresa della stagione letteraria con le nuove uscite e l’invasione settembrina dei festival. A partire dall’atteso Due (HarperCollins) di Enrico Brizzi che arriverà il 17 settembre a chiarire, trent’anni dopo, cos’è successo ad Alex e Aidi, i due protagonisti del mitico Jack Frusciante è uscito dal gruppo (1994), fenomeno editoriale che al tempo dalle trecento copie iniziali diventò un amatissimo bestseller di culto.

Dal versante della saggistica due importanti autori stranieri come Colum McCann e Richard Sennet saranno in Italia, a Mantova al Festivaletteraura, per l’uscita dei loro nuovi lavori in libreria il 27 agosto per Feltrinelli. McCann, autore del bellissimo Apeirogon e vincitore del National Book Award, presenta Una madre, memoir scritto insieme a Diane Foley per raccontare la storia del figlio James W. Foley, il giornalista americano rapito e poi decapitato dall’Isis nel 2014. Il sociologo Richard Sennett, nel saggio La società del palcoscenico, analizza il ruolo della performance nella vita quotidiana, nell’arte e nella politica.

Sarà Patriot il titolo del memoir di Alexei Navalny che uscirà il 22 ottobre in contemporanea mondiale per Mondadori: lo ha annunciato la casa editrice Knopf, editore americano.

L’attivista Alexei Navalny ha iniziato a scrivere Patriot nel 2020, poco dopo essere stato avvelenato.Con dovizia di dettagli avvincenti, che includono anche lettere inedite dalla prigione, Alexei Navalny racconta la sua carriera politica, i diversi attentati alla sua vita e a quella delle persone a lui più vicine, e l’incessante campagna che, con il suo team, ha condotto contro un regime sempre più dittatoriale.

Il 3 settembre esce per Adelphi Ucronia di Emmanuel Carrère, che pure sarà a Mantova, una seducente riflessione che si chiede se i regimi totalitari non abbiano adottato la tecnica ucronica per imporre una storia controfattuale. Carrère ci trascina nel laboratorio da cui sono nati I baffi e L’Avversario, dove vite parallele e alternative sgretolano quel­la fragile costruzione che è la nostra identità. E ci svela che, dalle più innocenti rêverie retrospettive fino alle devianze che sogniamo o paventiamo, l’ucronia è sempre dentro di noi.

Ancora due ritorni importanti. L’8 ottobre quello di Sandro Veronesi con Settembre nero, La nave di Teseo, romanzo che racconta la fioritura di un ragazzo di dodici anni, durante un’estate in Versilia nel 1972: la scoperta della musica, della lettura, dell’inquietudine, del desiderio, dell’amore – e poi di tutto questo l’impensabile, fulminea interruzione. Ricostruisce con plastica precisione le immagini, gli odori, i colori e i suoni che animavano quella vita andata perduta.

Il 16 M. L’ora del destino, Bompiani, il 1940 e l’entrata dell’Italia in guerra nel quarto volume del monumentale romanzo dedicato da Antonio Scurati a Mussolini, mentre gli otto episodi della serie tv (si dice bellissima) in anteprima a Venezia alla Mostra del cinema.

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