- Per tutto il tempo in cui ho letto Knausgård gli altri romanzi non hanno avuto speranze: sembravano finti e artefatti come mai mi erano sembrati prima di allora.
- Knausgård sostiene esplicitamente un’idea della letteratura come arte che distorce il mondo per permetterci di vederlo meglio. Quello che lo scrittore prova a evocare è il sublime.
- Ma più dell’alternanza fra compressione ed espansione e della ricerca del sublime, è forse il tentativo di delineare una continuità della coscienza umana dentro il flusso multiforme dei ricordi a emergere come il vero scopo ultimo di tutta l’opera di Knausgård. Cosa siamo se non una intima e segreta sequenza d’immagini, emozioni e scelte?
Nel cuore della lotta di Karl Ove Knausgård

29 settembre 2021 • 20:37