-
«Perché in Italia non riusciamo a produrre il nostro House of Cards?». Forse perché quando gli italiani al centro delle più incredibili ascese politiche degli ultimi anni decidono finalmente di raccontarci i retroscena e gli intrighi diventano Mario Merola o semplicemente si fingono morti, come fa Luigi Di Maio in questo suo Un amore chiamato politica.
-
Com’era Casaleggio? «Dolce», «di grande umanità», «mai cinico». Però poi quando lo fa parlare sembra un invasato di Scientology che vuole allontanare chi «contagia come un virus il Movimento», perché «la parte malata va amputata».
-
L’ultimo capitolo è ambientato nel 2050, quando un Di Maio persino più anziano di quello di oggi si gode la famiglia e il mare, e non sa cosa sia diventato se non «un uomo onesto». Beh, glielo diciamo noi: nel 2050 Giggino sarà diventato a forza di tigna presidente della Repubblica.
Luigi Di Maio ha scritto le memorie di uno splendido ottantenne

29 ottobre 2021 • 16:34Aggiornato, 29 ottobre 2021 • 17:44