- «Il nazionalismo russo è una cosa vecchia o una cosa nuova? Quando vedo e sento Dugin e il patriarca Kirill, con le loro lunghe barbe candide, mi sembra che non il Novecento, ma tutta la modernità sia sparita nel nulla» dice Michele Serra.
- «La memoria è come il colesterolo, c’è quella buona e quella cattiva. Le radici possono anche essere un ricatto»: bisogna essere liberi dal passato.
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L’intera sarà in edicola mercoledì 6 aprile.
Michele Serra: «Non sopporto più il giornalismo saccente della mia generazione»


05 aprile 2022 • 16:24Aggiornato, 05 aprile 2022 • 17:08