È bastato un video di 10 secondi, in cui compariva solo la data del 27 agosto e un orario, le 8am, a mettere in agitazione per un giorno intero milioni di appassionati in tutto il mondo. Questa mattina, finalmente, la conferma: gli Oasis tornano insieme. «This is it, this is happening», ha scritto questa mattina Liam, il più giovane dei fratelli Gallagher, annunciando le date del tour negli stadi tra luglio e agosto del 2025. Postando poi una foto di lui e Noel insieme, e scrivendo: «Le armi hanno fatto silenzio, le stelle si sono allineate. La grande attesa è finita».

Un'attesa durata almeno quindici anni, da quell'ultimo concerto di Parigi al festival Rock en seine nel 2009, a tre date dalla fine del tour, in cui dopo un furibondo litigio (molto rock'n'roll, a quanto pare, con tanto di alcune chitarre sfasciate), Noel annunciava l'uscita dal gruppo, perché «semplicemente non riuscirei a lavorare con Liam un giorno in più».

Sul fatto che l'atmosfera sia decisamente più rilassata, qualche indizio c'era già stato, nei giorni scorsi: domenica sera, alla fine del suo concerto al Reading festival, Liam ha suonato il brano della band «Half the world away», dedicando la canzone al fratello Noel, in un insolito gesto pubblico di affetto. Il suo penultimo post su X, prima dell'annuncio, diceva: «Non mi è mai piaciuta la parola FORMER», a rendere chiaro che non si vedeva ancora solo come l'ex cantante degli Oasis. E in una videointervista condotta dal giornalista e musicista punk John Robb, pubblicata pochi giorni fa dal canale ufficiale della band per celebrare il trentennale dell'album di debutto «Definitely maybe», è stato Noel a esprimere apprezzamento, spiegando come lui non riuscirebbe mai a cantare come Liam, che ha una voce e un approccio così unici.

Nell'intervista, Noel è tornato su quei primi anni della band. Quelle prime prove, con quel che restava dei Rain, il primo progetto musicale di Liam, che invitò il fratello maggiore a far parte del gruppo, che accetta solo a condizione di diventare l'autore principale dei brani. «Quando mi sono unito alla band, l'ambizione ha preso il sopravvento», ricorda Noel.

Botte, insulti e britpop

Gli Oasis prendono forma nel 1991 e in pochi anni diventano uno dei nomi più importanti della scena britpop degli anni '90, un florilegio di band come i Blur, i Verve, i Supergrass, i Travis, Suede. La stampa musicale fomenta le rivalità, in particolare quella tra i più posh Blur e gli Oasis, cresciuti tra risse e le botte del padre alcolista, alimentando la fama del movimento musicale.

Forse più eclettica, colta e dal sound più ricco, la band guidata da Damon Albarn. Più essenziali e diretti, i mancunians, influenzati da band come gli Who, i Rolling Stones, e i concittadini Beatles e Stone Roses, capaci di scrivere canzoni immediate e bellissime, come «Wonderwall», «Don't look back in anger», «Don't go away», che sono diventati tra i brani più ascoltati e cantati nei falò sulle spiagge di tutto il mondo.

L'album d'esordio «Definitely maybe», anticipato da un singolo come «Live forever», vendette 150mila copie nei primi tre giorni nei negozi. I due dischi successivi, «(What's the story) Morning glory» del 1995 e «Be here now» del 1997, hanno consacrato definitivamente la band, che fino al 2008 ha prodotto sette dischi più alcune raccolte e live, vendendo più di 70 milioni di dischi.

Ma a far notizia è sempre stata più di tutto la litigiosità dei due fratelli Gallagher. Fin dai primi anni, non si sono mai risparmiati insulti pesanti, battibecchi sul palco, frecciatine reciproche rilasciate tramite interviste. Noel minaccia di lasciare la band la prima volta nel 1994, dopo un alterco con Liam in concerto durante il primo tour negli Stati Uniti. Nel 2000, in tour a Barcellona, i due si picchiarono dopo che Liam mise in dubbio la paternità di Noel rispetto alla figlia avuta con l'ex moglie Meg Mathews. E da allora le provocazioni e gli scontri tra i due fratelli sono parte integrante dell'immaginario della band. Anche dopo lo scioglimento, impegnati entrambi nei rispettivi progetti solisti, i due non hanno mai smesso di sfottersi via social, smentendo ogni volta la possibilità di una reunion. Scherzano? Fanno finta? Come fanno alle cene di famiglia? Alla fine, si vogliono bene?

Regno Unito e Irlanda

Ora, l'apparente riconciliazione, che sta esplodendo sui social. Anche l'account della squadra di calcio del Manchester City ha ricondiviso l'annuncio della band, dato che Liam e Noel sono da sempre tifosissimi dei citizens.

Saranno 14 le date del tour, in cinque città diverse: Cardiff, poi la loro Manchester, nell'immenso parco di Heaten, quindi Londra con quattro concerti allo stadio di Wembley, Edinburgo e Dublino. Solo nel Regno Unito e in Irlanda, si tratterà delle uniche date europee. Poi chissà. L'immaginazione dei fan vola alto, con molti che sognano un nuovo album. Un sito satirico, più pragmaticamente, ha pubblicato una guida su «Come ricevere il proprio rimborso quando gli Oasis cancelleranno i concerti il prossimo anno». Con i fratelli Gallagher, in effetti, non si può mai sapere.

© Riproduzione riservata