05 dicembre 2021 • 00:00Aggiornato, 09 dicembre 2021 • 11:22
La legge prevede che le opere ritenute d’interesse pubblico, a settant’anni della loro realizzazione da parte di un autore deceduto, possano essere notificate dallo stato.
Il collezionista Giuseppe Iannaccone ha lanciato un appello per trovare una soluzione diversa, perché così non si può vendere all’estero. La riformapuò partire solo dal ministero della Cultura e dalle commissioni parlamentari.
In questa puntata de “L’arte di Domani”, i protagonisti del mondo dell’arte si confrontano su questo tema.
Critico d’arte, curatore e saggista, è nato a Siracusa e vive a Milano. Nel 1983 ha fondato la rivista d'arte contemporanea Tema Celeste e l'omonima casa editrice, che ha diretto fino al 2000. Nel 1981 ha avuto un incarico pro tempore per insegnare arte contemporanea all'Università delle Arti Applicate di Vienna. Dal 1996 al 1998 ha insegnato Storia dell'Arte Contemporanea presso la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Catania (con sede distaccata a Siracusa). Presso la stessa facoltà ha insegnato Storia dell'Arte Moderna dal 2003 al 2008. È responsabile della sezione arte di Domani.