Cara Giulia,

ho visto il mio migliore amico innamorarsi e ora lo sto guardando rovinarsi la vita. Ci conosciamo dal liceo e all’epoca eravamo in un gruppo molto unito, così unito che tra lui e una nostra cara amica nacque una relazione che sarebbe durata per più di dieci anni. Ora che andiamo per i 30 però mi dispiace per entrambi, perché è evidente che non stanno più bene come una volta e sembrano una vecchia coppia sposata. Litigano per qualsiasi cosa, al punto che è diventato difficile anche per me e per altri amici frequentarli senza provare imbarazzo e tristezza.

Io non sono nessuno per dare consigli in amore, sono “forever alone”, ma voglio bene a entrambi e vorrei che si rendessero conto che così non può andare avanti e che solo perché sono stati insieme per così tanto tempo non significa che non possano rifarsi una vita o che non ci sia altro al di fuori della loro relazione. Mi impiccio e glielo dico o mi faccio i fatti miei?

L.


Caro L.,

essendo io stata sia te che quella coppia, l’unica cosa che mi sento di dirti è di tenere duro ché prima o poi si mollano, senza che tu vada a sporcarti le mani rimestando nel paiolo del letame. L’ho scritto altre volte: dopo una certa età si diventa troppo vecchi e troppo stanchi per elaborare opinioni sulle relazioni altrui (come dico sempre, io a malapena ho un’opinione sulla mia).

Ora ti sembra di dover intervenire per smorzare le tensioni e aiutare i tuoi amici a uscirne al meglio, ma la verità è che non c’è niente che tu possa fare per sopprimere un amore morente, e se guardi dentro di te ti accorgerai che non c’è neanche niente che tu voglia fare. Rischi di trasformare questa dinamica, già faticosa di per sé, in un triangolo delle Bermuda da cui non potresti riemergere vivo. Di chi prendi le parti se sono entrambi amici tuoi? Vuoi davvero ciucciarti ore di telefonate con l’uno e con l’altra, prestandoti a una terapia di coppia non pagata? Ci sono degli specialisti per questo, immagino tu sia già abbastanza impegnato con la tua vita.

Mi viene in mente un vecchio sketch di Saturday Night Live con Amy Poehler e Seth Meyers, si chiama The couple that should be divorced e lo trovi su YouTube, così puoi farti due risate e ammazzare il tempo mentre aspetti la fine di questo strazio.

Giulia


Cara Giulia,

sono sposata da metà della mia vita e da qualche tempo non mi sento più felice nel mio rapporto coniugale. Sarà il tempo che passa, sarà che non abbiamo esaudito tutti i nostri sogni insieme, sarà che mio marito ormai non mi guarda neanche più, figuriamoci se mi desidera, fatto sta che credo che siamo arrivati a un momento di secca da cui non so come riemergere.

Penso di aver peggiorato le cose quando, qualche mese fa, ho iniziato a frequentare un uomo che invece mi porta lontano dai miei malumori quotidiani. Giudicavo male i tradimenti e non pensavo che sarei mai stata capace di fare una cosa simile, invece mi sono ritrovata travolta dalla passione. Quest’uomo mi fa sentire come non mi sentivo da troppi anni, mentre mio marito non fa niente per dimostrarmi né passione, né amore, e a questo punto neanche affetto. Siamo due coinquilini e io sono diventata una qualsiasi con cui scambiare mezza parola a tavola la sera e poco più. I silenzi tra noi pesano molto, al punto che mi sento quasi giustificata ad avere una relazione parallela e non mi viene neanche da chiamarlo tradimento. Sbaglio?

F.


Cara F.,

e come lo vogliamo chiamare? Giuseppe? Se suo marito non ha firmato una liberatoria credo che “tradimento” sia l’unica parola accurata per descrivere quello che lei sta facendo, il che però non la rende automaticamente una persona spregevole. Il tradimento è connaturato all’essere umano, sicuramente più del matrimonio, e credo che sia molto meno grave di quanto lei crede andare a cercare conforto altrove se in casa le manca. Certo, forse il discorso dell’infelicità prima o poi con suo marito andrebbe affrontato. Immagino sia molto difficile lasciarsi dopo tanti anni o anche solo contemplare l’idea di una vita diversa, ma a chi fa bene restare in questa situazione? A lei sicuramente no, ma mi verrebbe da dire neanche a suo marito.

Separarsi è sempre orribile, vieppiù alla vostra età (che non mi ha detto, ma intuisco a spanne), quindi nessuno la giudicherà se preferisce mettersela via e soffrire in silenzio. Di sicuro non la giudicherò io, the Princess of Rimozione. Però tra un turbine di passione e l’altro una riflessione andrà fatta, soprattutto perché mi sembra di capire che questa cosa dell’infedeltà lei non se la stia vivendo benissimo. Non preferirebbe godersi questa nuova relazione (o un’altra, chi lo sa) nell’agio della legittimità?

Giulia


 

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