- Quando ho visto Corrado Guzzanti e Paolo Sorrentino entrare prima di me ho temuto di essere in ritardo, alla première della serie di Sky Call my agent, colpa mia che a Roma voglio sempre muovermi a piedi. E invece no.
- Protagonista di ogni episodio è un attore che interpreta se stesso. Così, mentre incrocio lo sguardo di Ivana Spagna e bramo un selfie con lei, mi passa davanti Pierfrancesco Favino con la moglie Anna Ferzetti e dietro di loro Paola Cortellesi col regista Paolo Genovese.
- La rubrica “Faccio cose vedo gente”.
Quando ho visto Corrado Guzzanti e Paolo Sorrentino entrare prima di me ho temuto di essere in ritardo, colpa mia che a Roma voglio sempre muovermi a piedi. E invece no, una volta dentro al cinema Moderno, alla première della serie di Sky Call my agent, ho avuto anche il tempo di bere uno spritz e salutare Antonella d’Errico, campionessa di burraco – che una sera mi ha battuto miseramente - ma stasera in versione padrona di casa Sky.
Interpreti di sé stessi
La serie ispirata a quella francese Dix pour cent - quattro stagioni che ho guardato in una settimana quando ero ancora single - racconta la vita di un’agenzia di cinema alle prese con i propri assistiti, tra capricci, errori e contratti.
Protagonista di ogni episodio è un attore che interpreta se stesso. Così, mentre incrocio lo sguardo di Ivana Spagna e bramo un selfie con lei, mi passa davanti Pierfrancesco Favino con la moglie Anna Ferzetti e dietro di loro Paola Cortellesi col regista Paolo Genovese.
Chiedo un secondo bicchiere perché da un momento all’altro mi aspetto che entri Brad Pitt.
Lui non arriva, ma una volta in sala scopro che Ivana Spagna farà un cameo nella puntata di Sorrentino. Non solo. A fine proiezione Ivana si esibisce sul palco nel suo pezzo cult Easy Lady con un piglio e un allenamento che neppure Lorella Cuccarini ai tempi d’oro.
Rincorrendo Ivana
Sento sfumare il sogno del mio selfie, che ora vorranno tutti.
Infatti il primo a postarlo è Paride Vitale vincitore di Pechino Express ma stasera in veste di organizzatore dell’evento. E anche un po’ amico di Paola Cortellesi con cui confina la sua casa di Pescasseroli, in Abruzzo.
Al buffet ci sono le polpette vegane e l’insalata di mare con verdure, ma poi tutti si dirigono verso le penne al pomodoro; beati loro, io non posso vedere un carboidrato fino a fine mese.
Non ha le mie stesse remore l’attrice Carlotta Antonelli che stasera ai miei occhi guadagna il podio. E mentre mi siedo sulle scale per due parole col tik toker da milioni di follower Sespo, vero nome Edoardo Esposito - prendetelo nella seconda stagione! - origlio la conversazione di Emanuela Fanelli col bello della serie Filippo De Carli, che la invita a fumare. Vai Emanuela, vai. Niente, rimane lì a parlare con la più anziana del cast, Marzia Ubaldi.
Intanto perdo di vista Ivana Spagna ma noto il deus ex machina di tutto questo: Nils Hartmann. Vicino a lui ci sono anche Chicco Testa e Walter Veltroni, ma scusate, non è lo stesso.
East Village a Milano
Sono ancora dormiente sul Frecciarossa che mi porta a Milano, quando leggo un messaggio dell’amico fotografo Alessandro Simonetti, in arte Zuek, conosciuto anni orsono a New York. La vita nell’East Village non aveva segreti per noi, e neppure i baristi del Max Fish, locale frequentato negli anni Ottanta da Basquiat e finito poi in disgrazia. Ora lui, Zuek, si è trasferito a Milano, in uno spazio che fu di Gabriele Basilico. E come allora, mi scrive: «Stasera vado al disco di presentazione dell’amica Rose Villain, che spacca davvero tanto».
Se chiama io arrivo, prima però passo a un’altra festa, a pochi isolati da lì. Ai Binari, locale storico di via Tortona, l’amica stilista Olivia Ghezzi Perego una volta al mese organizza una cena con gli amici. Canta sul palco il suo fidanzato, l’attore Gianpaolo Gambi, e ci si diverte.
Stasera saremo un centinaio, saluto Alida e Ludovic Pailloncy e il pierre Nicola Scamardi e noto delle new entry come Benedetta Pininfarina, Giovanni Tronchetti Provera, gli amici di lunga data Maria Sole Brivio Sforza e l’imprenditore del marchio Saint Barth, Max Ferrari. «Vieni a Parigi domani?», «E al compleanno di Alessia a Ibiza?».
Rispondo a qualche rapida domanda e volo al party di Rose Villain. Il mood è diverso, trapper in ogni dove, per fortuna che esistono gli open bar e mettono d’accordo tutti.
Trapper e open bar
L’amico Zuek è già andato via, ma all’entrata incontro Carl Brave e Mara Sattei, e dietro di lui Elisa con Sara Potente di Sony.
Da lontano mi fa un saluto Annalisa, poi parte la musica e tutti i cellulari puntano il palco: Rose Villain canta il nuovo disco Radio Gotham, al suo fianco c’è il marito produttore Andrea Ferrara più noto come Sixpm, idolo dei rapper.
Balla con lei perfino Tedua, di solito schivo. L’ho intervistato io tra i primi anni fa, e facciamo un selfie. Non è Ivana Spagna, ma per stasera mi accontento.
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