Quanto durano i nuovi episodi, a che punto eravamo rimasti, perché la serie è importante per Netflix e quali anticipazioni (senza spoiler) sono state diffuse
Stanno per uscire gli ultimi due episodi della quarta stagione di Stranger Things: saranno disponibili intorno alle 9 del mattino (ora italiana) di venerdì primo luglio. La prima parte della quarta stagione era stata distribuita a fine maggio. Se state leggendo questo articolo, diamo per scontato che abbiate già guardato quegli episodi (attenzione: ci sono parecchi spoiler qui sotto). L’articolo non contiene invece spoiler diretti sui nuovi episodi. Solo qualche piccola anticipazione e teoria non verificata dei fan.
Dove siamo rimasti
La nuova stagione è uscita dopo tre anni da quella precedente, con vari rallentamenti nella produzione a causa del Covid. Questo ha avuto come prima conseguenza un cambiamento fisico degli attori principali della serie, che hanno ormai superato l’adolescenza. In particolare, Millie Bobby Brown – che interpreta Eleven (Undici) – ha avuto bisogno di una controfigura per interpretare le parti di lei bambina.
Nella prima parte della stagione, i protagonisti si trovano ad affrontare un nuovo nemico che proviene dal Sottosopra. È soprannominato Vecna, dal nome di un personaggio di Dungeon & Dragons. Nell’ultimo episodio si scopre che è Henry Creel, che ha sfruttato i suoi poteri telecinetici per uccidere la sorella e la madre, facendo incolpare il padre. È stato anche il primo bambino studiato dal dottor Martin Brenner al laboratorio di Hawkins.
La prima parte della quarta stagione si è chiusa con Nancy nelle spire di Vecna, mentre Eleven tenta di recuperare i suoi poteri e Joyce e Hopper si riuniscono, fuggendo da una prigione nella Kamchatka.
Contro la crisi
Netflix non diffonde dati ufficiali su suoi ascolti, ma la nuova stagione di Stranger Things è uscita in un periodo del tutto particolare. Per la prima volta la piattaforma di streaming è in crisi, dato che i risultati del primo trimestre 2022 sono stati negativi. Con una perdita certificata di circa 200mila abbonati.
La colpa è certamente della crisi e dell’aumento della concorrenza, ma anche di un appiattimento generale dell’offerta, specie nel periodo in cui le produzioni erano bloccate a causa della pandemia. Una prima inversione di tendenza, in questo senso, è stata inaspettata. Una produzione coreana, Squid Game, è diventata in breve la più vista di sempre su Netflix.
Il successo di Stranger Things lo si capisce da un dato indiretto: il fatto che una canzone di Kate Bush del 1985, Running up that hill, ha scalato le classifiche dei brani più ascoltati in tutte le piattaforme di streaming. E lo ha fatto appunto perché era presente nella colonna sonora della serie. Come già successo in passato, una serie tv targata Netflix è in grado di superare i propri confini, diventando un fenomeno sociale e di costume.
Cosa aspettarsi
Netflix ha una politica molto attenta per evitare gli spoiler, se non quelli distribuiti in maniera particolarmente consapevole (un primissimo trailer sulla quarta stagione rivelava che Hopper era vivo). Nell’ultimo mese nei siti e nei forum specializzati sono state diffuse diverse teorie, alcune piuttosto fantasiose, con l’intenzione di prevedere l’evoluzione della storia negli ultimi due episodi.
L’unica certezza è che la durata complessiva sarà di quasi 4 ore (l’ottavo episodio dura un’ora e 25 minuti, il secondo 2 ore e 30 minuti): l’equivalente di due film. L’ottavo episodio è intitolato “Papà” (“Papa” in lingua originale), il nono “Il piano” (“The Piggyback”).
Matt e Ross Duffer, registi e produttori della serie, avrebbero rivelato che ci saranno delle morti nei due episodi finali della stagione. Anche se questa rivelazione, molto generica, potrebbe essere solo un modo per aumentare l’attesa, su vari social i fan hanno avviato diverse campagne. Ogni gruppo chiedeva di risparmiare il proprio personaggio preferito, in maniera quasi scaramantica («Se uccidete Steve non guarderemo più Netflix»). L’effetto più concreto è stato quello di partecipare gratuitamente al marketing della serie.
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