- L’ultimo romanzo di Alessandro Piperno è costruito per dare fastidio: una vena intimista, rigurgitante di fantasmi, diventa il veicolo per un ritratto sociale pungente e vivacissimo. Ma anche viceversa.
- Chissà se, nelle caverne in cui nasce l’opera, Piperno non si sia ispirato a questo sonetto (prendendolo alla lettera) per lo snodo narrativo centrale del libro: dopo che il padre è stato cacciato di casa per l’ennesima lite, torna ubriaco rivendicativo geloso e ha un ultimo scontro con la madre che cade dal terrazzo morendo poco dopo.
- Senza che il figlio, unico testimone oculare, possa capire se è stato il padre a spingerla di sotto o se è stata lei a gettarsi mentre il padre con un urlo si è slanciato su di lei per trattenerla.
Tutto ciò che non va nella vita è colpa nostra o di nessuno

26 settembre 2021 • 18:00