Le ragazze di “Visconti in rosa”, collettivo di studentesse del liceo classico Visconti di Roma, intervengono sul caso della “lista delle conquiste”. Alcuni ragazzi hanno infatti affisso a una porta un elenco di nomi e cognomi di ragazze, con l’intento di esporle come conquiste amorose. A denunciare l'episodio sono state proprio le studentesse di "Visconti in rosa" che hanno indetto un'assemblea straordinaria. I responsabili del gesto, sei o sette studenti dell'ultimo anno, rischiano ora provvedimenti disciplinari. Il collettivo mette in guardia dalla divulgazione di notizie infondate, tra cui il riferimento a rapporti sessuali.

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Con il presente comunicato, intendiamo denunciare con forza la circolazione di notizie false e tendenziose da parte di alcune testate giornalistiche. Recentemente, sono stati pubblicati articoli che riferiscono di presunti rapporti sessuali tra coppie, avvenimenti che sarebbero stati presentati al pubblico come fatti accertati.

Vogliamo chiarire che tali affermazioni sono completamente infondate e prive di qualsiasi riscontro. I fatti riportati dalla stampa sono stati distorti, e in alcuni casi, del tutto inventati. Si tratta di rapporti personali travisati e amplificati senza alcun rispetto per la verità e la privacy degli individui coinvolti.

Questa grave disinformazione non solo lede l'onorabilità delle persone in questione, ma alimenta anche un clima di sfiducia e di confusione nell'opinione pubblica. È nostro dovere denunciare tali pratiche giornalistiche e richiamare i mezzi di comunicazione a un senso di responsabilità etica e professionale.

Invitiamo tutte le testate giornalistiche e i professionisti dell'informazione a verificare accuratamente le fonti e a rispettare i principi deontologici del mestiere, evitando la diffusione di notizie non verificate e potenzialmente dannose.

Chiediamo una rettifica immediata di tutte le false notizie pubblicate e ci riserviamo il diritto di intraprendere le opportune azioni legali per tutelare la nostra reputazione e quella delle persone ingiustamente coinvolte in questa vicenda.

Confidiamo nella collaborazione dei media affinché episodi di tale gravità non si ripetano in futuro, auspicando una stampa libera, ma anche corretta e rispettosa della verità.

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