Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Per una ventina di giorni pubblichiamo le inchieste de “I Siciliani”, ringraziando la Fondazione Fava che ci ha concesso la divulgazione


Di colpo un interno buio e cupo, come se la luce venisse da un solo riflettore invisibile, oppure da un finestrone alto. Un uomo vecchio, seduto ad una sedia, di spalle. Ha i capelli bianchi ma si immagina che sia alto e diritto. Per tutto il tempo della deposizione l’obiettivo gli girerà intorno lentamente finché, a conclusione di questa ellissi, anche la deposizione sarà terminata. Su questa immagine una voce impersonale e quasi metallica.

(Da questo momento attorno a quell’immagine umana, immobile, due sole voci: quella dell’imputato, e quella del procuratore che tuttavia non si vedrà mai)

VOCE Deposizione dell’avvocato Emanuele Crupi, imputato di dodici omicidi volontari, dinnanzi alla corte di Assise.

PROCURATORE Emanuele Crupi, settantaduenne, laureato in legge, professione agricoltore

CRUPI Sissignore!

PROCURATORE Secondo gli atti voi siete proprietario di alcuni appartamenti, di macchine agricole, e circa trecento ettari di terra, situati in fondo alla valle del Busambra! Ci sono errori di valutazione…?

CRUPI Nossignore! È esatto!

PROCURATORE Esiste un progetto pubblico per la costruzione di una diga a monte del Busambra per raccogliere le acque della vallata e irrigare diecimila ettari di terra! Lei ha avuto conoscenza di questo progetto?

CRUPI Sissignore io ne ero a conoscenza ed ero contrario! La diga avrebbe provocato l’allagamento di gran parte della vallata e distrutto quasi tutti i giardini di agrumi!

PROCURATORE I suoi giardini!

CRUPI Anche i miei giardini!

PROCURATORE E cosa ha fatto allora?

CRUPI Ho manifestato la mia opposizione!

PROCURATORE Semplicemente?

CRUPI Che altro potevo fare?

PROCURATORE Il progetto della diga però è fallito. Il sindacalista Alicata che si batteva per realizzarla è stato ucciso!

CRUPI Venero Alicata era un giovane appassionato, sapeva esattamente quello che voleva, era un figlio di contadini e lottava per i contadini. Aveva un solo difetto: non capiva che la sola passione non basta nella vita!

PROCURATORE E cos’altro ci vuole?

CRUPI Ci vuole la prudenza, il rispetto degli altri, ci vuole pazienza e saggezza. Lei eccellenza me lo insegna perché queste debbono essere anche le virtù del suo ufficio…

PROCURATORE Lei è accusato di aver fatto uccidere Venero Alicata!

CRUPI Sissignore, io sono imputato di dodici omicidi, associazione a delinquere e corruzione. Tuttavia non ho commesso alcuno di questi delitti!

PROCURATORE L’imputato Luciano Verzì ha confessato di avere ucciso il sindacalista Alicata dietro vostro mandato!

CRUPI Io non conosco nemmeno quest’uomo. Tuttavia in quest’aula ha detto di avere confessato per sottrarsi alle torture!

PROCURATORE Voi siete stato torturato durante gli interrogatori?

CRUPI Nossignore, mai! E infatti non ho mai confessato! Io sono vecchio… Non avrebbero osato…

PROCURATORE Voi dunque non conoscete l’imputato Verzì?

CRUPI Mai visto prima d’ora!

PROCURATORE Tuttavia egli ha detto che per vostra raccomandazione poté conseguire la licenza di scuola media nonostante fosse analfabeta e avere perciò un posto di bidello!

CRUPI Questo può essere! lo ho fatto migliaia di raccomandazioni alla povera gente. Sì e no ricordo però una decina di nomi…

PROCURATORE L’imputato Verzì ha detto anche d’essere venuto a casa sua per ottenere la tessera del partito!

CRUPI Dopo la vittoria alle elezioni ci furono tremila domande di iscrizione al partito. Può darsi che quell’uomo sia venuto a casa mia. Centinaia si rivolgevano a me erroneamente…

PROCURATORE Che significa erroneamente?

CRUPI Nel senso che io non rivestivo alcuna carica ufficiale, non mi sono mai presentato candidato ad alcuna elezione…

PROCURATORE Non avete alcun potere politico, tuttavia eravate in condizione di fare ottenere la licenza di scuola media agli analfabeti, la tessera del partito, i contributi agricoli, le assunzioni…

CRUPI Lo riconosco! Ma se fare raccomandazioni può essere un reato dovrebbe mettere in galera mezza Italia. Non funzionerebbe più niente!

PROCURATORE Non avevate alcun potere politico, ma avete fatto fallire la costruzione di una diga che avrebbe dato lavoro a migliaia di famiglie! È detto nei verbali che potevate manovrare a piacimento gli avvenimenti politici della vostra provincia!

CRUPI Questa è una esagerazione. Tuttavia mi onoro della amicizia di persone che a loro volta possono giustamente influire sulla vita politica. Qualcuno deve pur influire nell’interesse dei cittadini, altrimenti non è più politica…

PROCURATORE Potevate manovrare trentamila voti nel vostro territorio…

CRUPI Io non so se fossero trenta o trentamila, ma ho beneficiato molte persone nella mia vita. Chiunque viene a chiedermi qualcosa io non gli so dire di no! Questo è il mio difetto: ho un’anima puttana! Nemmeno questo però è un reato… Signor procuratore io ho detto che non conoscevo nessuna di quelle persone che sono state uccise! Che c’entra tutto il resto?

PROCURATORE Pensate veramente che tutto il resto non c’entri?

CRUPI Eccellenza, io, penso di no! Certo se quei dodici uomini sono stati uccisi vuoi dire che ci doveva essere una ragione per ucciderli! Non accade mai niente per niente… Chi ha detto che tutte le persone esistenti abbiano veramente il diritto di continuare ad esistere…?

PROCURATORE Palesate un grande disprezzo per la vita degli altri! Siete seduto in mezzo ad un branco di assassini e tuttavia parlate come se la vostra maniera di vivere fosse veramente giustificata da un ideale…

CRUPI Ideale… una parola che non significa niente! Ognuno ha il suo. Signor procuratore, se io fossi al vostro posto, con quella toga sulle spalle lo lotterei contro di lei esattamente come lei sta facendo contro di me e contro questi uomini…

PROCURATORE Questi uomini sono assassini… Dimostrate di avere benevolenza verso di loro… CRUPI Io non ho benevolenza, ma nemmeno paura o disprezzo: sono esseri umani, non sono peggiori degli altri…

(L’obiettivo è ora piantato contro i suoi occhi, per l’ultima frase, come se egli realmente guardasse immobile gli occhi del procuratore)

CRUPI Signor procuratore, non lo vedete quello che accade fuori, voglio dire l’organizzazione della nostra società… Ci sono i fortunati, i maliziosi i corrotti, e viceversa ci sono gli indifesi, gli stupidi, i deboli.

PROCURATORE Allora bisogna assolvere gli assassini…?

CRUPI Non sia mai! Voglio dire che ci sono due maniere per uccidere un essere umano. Ci sono coloro che uccidono un essere umano giorno per giorno, gli negano il lavoro, la scuola per i figli, gli levano il rispetto umano, l’onore, il piacere di campare, gli fanno pignorare la casa, lo fanno bocciare ai concorsi…

Gli fanno chiedere perdono e pietà, lo fanno votare per un partito che nemmeno conosce, per candidati che disprezza, gli fanno dire sissignore e nossignore a comando e gli levano la coscienza, gli levano la dignità di essere uomini che è peggio di essere morti! Io mi ribello contro tutto questo perché ridurre così un uomo è cento volte peggio di ucciderlo… E perché allora dovrei avere paura o ribrezzo di questi uomini che voi accusate di assassinio?

Essi, se è vero quello che voi dite, hanno ucciso uomini che erano loro nemici… Gli hanno tolto la vita che è una cosa che non ci appartiene e si deve perdere, ma gli hanno lasciato fino all’ultimo la dignità, la soddisfazione di essere uomini.

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