Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo su questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Questa serie pubblicherà ampi stralci delle motivazioni della sentenza di secondo grado sul processo Montante


Un'indagine difficile e pericolosa. E un dibattimento lungo, troppo lungo, con raffiche di prescrizioni per imputati eccellenti. Nonostante pesantissime condanne (con rito abbreviato in primo grado a quattordici anni di carcere e in appello a otto anni per associazione a delinquere e dossieraggio), il suo processo si sta rivelando uno dei tanti fallimenti della giustizia italiana. Colpevole lui solo e soltanto lui, Calogero Antonio Montante in arte Antonello, ex vicepresidente di Confindustria, un siciliano che era “nel cuore” di un boss di Costa Nostra ma che è diventato comunque un faro dell'Antimafia nel nostro paese.
Colpevole lui e soltanto lui, tutti i suoi complici già “graziati” o prossimamente fuori da un processo che non è mai veramente decollato. Alla fine pagherà il conto solo il personaggio che sembrava al vertice di un “sistema” ma che in realtà era un burattino, una marionetta agitata da qualcun altro. Con intorno ministri dell’Interno come Annamaria Cancellieri e Angelino Alfano, alti magistrati, generali dei carabinieri e della finanza, questori e prefetti, direttori centrali e periferici della Direzione Investigativa Antimafia. E intellettuali, giornalisti, famosi romanzieri, governatori di regione, senatori, esponenti di primo piano della politica nazionale e i soliti approfittatori del sottobosco, maggiordomi e lacchè in gran quantità.
Tutti insieme appassionatamente per almeno una dozzina di anni al fianco di un ex meccanico di paese catapultato nell'olimpo del potere. È la storia di una banda che ha intrallazzato e ricattato, di una “mafia trasparente” (definizione della giudice di primo grado che ha condannato Montante) travestita di legalità.
Da oggi sul nostro Blog Mafie pubblichiamo ampi stralci delle motivazioni della sentenza di secondo grado, un verdetto che solo parzialmente ridimensiona quello di primo grado e che comunque fa affiorare le molteplici e misteriose “attività“ di Calogero Antonio Montante detto Antonello, l'ex meccanico con il vizietto di spiare amici e nemici.

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