Messina Denaro: «Mi ascolti, mi possono mettere in croce nella vita, mi sta pure bene, non ho niente da recriminare a nessuno, ma io il bambino non l’ho ucciso e mi dà fastidio ‘sta situazione...»
Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Questa serie pubblicherà per quindici giorni l’interrogatorio tra Matteo Messina Denaro e i procuratori Maurizio De Lucia e Paolo Guido, dopo la cattura del latitante di Cosa nostra
Messina Denaro: Perfetto, se non mi interrompete, in cinque minuti finisco.
Pm De Lucia: Assolutamente, dica.
Messina Denaro: Allora, io di questo che dirò, mi debbo mettere sulla scia di quello che dice Giovanni Brusca, perché se io dico “Non so niente”, si chiude il discorso, ma se io mi devo cercare di difendere, mi devo mettere sulla scia di quello che ha detto Giovanni Brusca, cioè Giovanni Brusca dice una cosa ed io mi devo difendere. Allora, ad un tratto Giovanni Brusca mi accusa che io ho sciolto nell’acido il bambino e questa è una cosa... mi ascolti, io non sono un santo...
Pm De Lucia: Parliamo del piccolo Di Matteo?
Messina Denaro: Ovvio.
Pm De Lucia: No, lo dico per la registrazione, perché poi c’è chi leggerà le cose che noi...
Messina Denaro: Ascolti, io non sono un santo e non (incom.). Allora, lui dice che ad un tratto, in un paese, non so dove, ci incontriamo: lui, Giuseppe Graviano – un Graviano, non tutti e due, Bagarella ed io e dice «Là si decide di sequestrare questo bambino, per fare ritrattare il padre», ci siamo fino a là?
Pm De Lucia: Perfetto.
Messina Denaro: Allora che cosa succede? Che... quello che dirò ora non è importante per lei e va bene così, io dico: ma che c’entro io con le cose di San Giuseppe Jato e di Altofonte, che sono a fianco? lo di Trapani sono; ma facciamola passare. Lei mi insegna che un sequestro di persona ha una sua finalità, che esclude sempre l’uccisione dell’ostaggio, perché un sequestro a cosa serve? Ad uno scambio: tu mi dai questo ed io do l’ostaggio; ma prendi anche un ostaggio ora, anche nei sequestri per soldi, se lei non ha la prova dell’essere in vita della persona, non è che mi dà soldi, quindi il sequestro non è mai finalizzato all’uccisione, io credo, di quello che capisco della vita.
Sequestrano questo bambino – quindi io sono come mandante, mandante del sequestro sequestrano questo bambino, lui non dice che c’ero io; ci sono altri pentiti, non lo dicono nemmeno. Ad un tratto arrestano prima a Graviano e poi al Bagarella, quindi di questo discorso che dice lui, di quattro diventiamo due. Vero è che lui dice che aveva due covi nella provincia di Trapani, giusto?
Quindi addossandola a me, due covi, ma due covi per sequestrato, non per ammazzare a qualcuno. Ad un tratto lui resta solo in tutta questa situazione, passa del tempo, un anno/due anni, dice lui dice - si trova davanti la televisione ed il telegiornale dà la notizia di... che lui era stato condannato all’ergastolo per l’uccisione dell’esattore Ignazio Salvo, ci ci siamo?
Impazzisce, prende il telefonino e telefona a suo fratello; suo fratello era in un bunker della casa in campagna, dove poi effettivamente fu ucciso il bambino e ci dice, in siciliano: “Allibertati du cagnuleddu”, lui lo dice, non è che lo dico io. Quindi già lui, per un colpo dire, dà ordine di uccidere questo ragazzino, bambino.
Lui poi si fa….. si parte, va nel covo di San Giuseppe, scende laggiù e c’era suo fratello ed altri tre affiliati a loro; dei tre, io mi ricordo il cognome di uno, un certo Chiodo, gli altri due non ci penso, però sono tutti e cinque pentiti. Che dicono tutti e cinque? Che il bambino lo ha ucciso Vincenzo Brusca; quando arrivò lui, lo hanno sciolto nell’acido. Punto.
Alla fine andò a finire che ’sto bambino l’ho ammazzato io, dovunque c’è un inferno per ’stu bambino e nessuno, dico, si prende... anche per un fatto di onestà, dice, ma... allora, se io, a tutta coscienza Procuratore De Lucia, se io devo andare in quel processo, che è ormai di Cassazione, devo andare per sequestro di persona, perché lui lo dice che all’inizio non fu - mi difendo su quello che dice lui – lui lo dice che all’inizio non fu per l’omicidio. Quindi a me perché mi mettete – non voi, il sistema – come mandante per l’omicidio, quando lui dice che poi non ci siamo visti più? Decise tutto lui, per l’ira dell’ergastolo che prese.
Ed io mi sento appioppare un omicidio, invece secondo me mi devono appioppare il sequestro di persona; non lo faccio per una questione di 30 anni o ergastolo, per una questione di principio. E poi a tutti... cioè loro lo hanno ammazzato, lo hanno sciolto nell’acido ed alla fine quello a pagare sono io? Cioè, ma ingiustizie quante ne devo subire?
Ma non è che voglio dire che voglio fare la vittima, non ne voglio fare vittimismo, non sono uomo di questo, però “diamo a Cesare quel che è di Cesare”. Tutto contro di me, ma perché? Perché non c’è... e quello, Giletti, l’altra settimana ha detto che io ho partecipato all’omicidio di Pino Puglisi; ieri sera ha detto a lei cosa deve fare lei, quindi, se...
Pm De Lucia: Ieri sera me lo sono perso……..
Messina Denaro: Sa ieri sera cosa ha fatto? Ha detto, Procuratore De Lucia, però con la sua saccenteria: lei deve indagare sull’omicidio, non suicidio, del Maresciallo Lombardo. Poi la telecamera si gira e dopo – qualcuno gli avrà detto qualche cosa – dopo un 30 secondi la telecamera si riprende e lui dice: “Ovviamente, Procuratore De Lucia, sa quello che deve fare", eh, eh, perché lui l’ha capito, dice “Il Procuratore De Lucia non è che è Messina Denaro e ci pozzu appioppare zocc’e gghe, si può pure arrabbiare”, giusto? Perché prima lo ha detto lui con saccenteria, tipo: “Va, indaga ’sta cosa”, poi...
Pm De Lucia: Ho capito.
Messina Denaro: Mi ascolti, mi possono mettere in croce nella vita, mi sta pure bene, non ho niente da recriminare a nessuno, ma io il bambino non l’ho ucciso e mi dà fastidio ‘sta situazione. Non è….. lo so che lei non me lo può togliere, perché... però voi avete le mani in pasta, potete arrivare voi, con la vostra intelligenza e con logicità, se è vero quello che dico io, che non ho ucciso questo bambino. Sono loro che lo dicono, perché sono cinque, tre…..
Pm De Lucia: Va bene, lei la sua versione ce l’ha data, ma lei però...
Messina Denaro: No, no…….
Pm De Lucia: la riunione non l’ha manco fatta, se ho capito bene...
Messina Denaro: no, lei però...
Pm De Lucia: cioè lei parte da un fatto: che mancò l’ordine di sequestrarlo, giusto?
Messina Denaro: No, io non ho detto così; io all’inizio ho detto: se io mi devo
difendere a modo mio, dico “Io non c’entro niente”……..
Pm De Lucia: lo questo le sto dicendo: lei ha partecipato al sequestro, ha ordinato il sequestro, ha concordato il sequestro, si o no?
Messina Denaro: No, mi ascolti... no, mi ascolti, se io mi devo difendere a modo mio, “Non sono io...”; se io mi devo difendere dalle accuse che mi fa una persona, giusto? Ed arrivo ad un processo con me presente, io devo seguire il corso che fanno le accuse, è inutile che dico “Non so niente”...
Pm De Lucia: Sì, però se lei si ferma al primo gradino, cioè lei non ha proprio partecipato manco all’ideazione del sequestro...
Messina Denaro: Ma non c’è motivo, Procuratore...
Pm De Lucia: Sì, l’ho capito, però... va beh, noi poi... ci sono un sacco di condizionali ed un sacco di congiuntivi in tutte le storie che lei ci ha fatto...
Messina Denaro: No.
Pm De Lucia: Si, poi, quando leggerà il verbale, che il suo avvocato immagino chiederà...
Messina Denaro: No, no, no...
Pm De Lucia: e noi tutti questi condizionali e questi congiuntivi li studieremo.
Messina Denaro: Sì...
Pm De Lucia: Però a noi ci piace di più l’indicativo, i fatti, va bene?
Messina Denaro: Mi ascolti, Procuratore mi ascolti, io...
Pm De Lucia:Ci fermiamo qui per ora, perché poi ci dirà ancora questa cosa.
Messina Denaro: non ho più niente da perdere nella vita, anche perché sto perdendo la vita stessa, però voglio che... desidero che mi rimangano i miei principi, giusti o sbagliati che siano.
Pm De Lucia: E chi li discute?
Messina Denaro: Questo...
Pm De Lucia: Va bene.
Messina Denaro: Però, se mi devo difendere dalle accuse di un uomo, Giovanni Brusca a me, questo è quello che dice lui...
Pm De Lucia: Ora vediamo. Va bene, allora possiamo, alle... che ore sono? Le 16.42...
Pm Guido: Si, facciamo un attimo il verbale riassuntivo.
Pm De Lucia: Sì, però diamo, per la registrazione, che concludiamo qui l’interrogatorio, facciamo il verbale in forma fortemente riassuntiva, tanto rinviamo tutto alla trascrizione che poi facciamo.
Difensore: ...alla registrazione. Vuole un poco d’acqua?
P.g.: Questo passa il convento... naturale?
Pm De Lucia: Pure frizzante...
Messina Denaro: Tanto così, mentre... per dire -- no, no grazie ma era giusto che io andassi in carcere, se mi prendevate; e ci siamo arrivati. Ma una domanda così, che lascia il tempo che trova: ma cosa è cambiato secondo lei? C’è una corruzione fuori, c’è una corruzione fuori indecente...
Pm De Lucia: Ma questa è una…..
Messina Denaro: si sono concentrati sempre tutti su di me e quello che c’è fuori forse voi pensate di immaginarlo tutto, ma non lo sapete tutto...
Pm De Lucia: Ma se lei non ci aiuta... lei ci dica...
Messina Denaro: Eh, eh, eh, lo sapevo…..
Pm De Lucia: lei ci dica dov’è il resto della corruzione e noi provvediamo.
Messina Denaro: Eh, eh, eh……
Pm De Lucia: Non è che...
Messina Denaro: Lo capisco che vuole lei...
Pm De Lucia: E cosa vuole? Lei intanto si faccia il suo, a noi fa fare il nostro...
Messina Denaro: Sì, sì...
Pm De Lucia: ..se poi vuole, la corruzione insieme...
Messina Denaro: Però io non so se è chiara ’sta cosa: se tutti quelli che hanno avuto da fare con me, dovete fare qualche carcere nuovo, perché mezzo Campobello se ne va in carcere. Però sanno che sono “Francesco”, maschi e femmine pure, pure i bambini, sempre “Francesco” sono stato io, perché non avevo altri modi di difendermi.
P.g.: Non per tutti...
Messina Denaro: Eh?
P.g.: Non per tutti è stato “Francesco”.
Messina Denaro: A Campobello sì. Ah, no, con il mio nome vero: questo intende dire?
P.g.: Qualcuno la conosceva.
Messina Denaro: Certo che mi conosceva. Eravamo arrivati al punto che scendo la via Roma... ah, poi le volevo dire una cosa che forse vi interessa...
Pm Guido: Però lei... come le ho detto prima, abbiamo parlato soltanto di un briciolo, rispetto a quello che nella sua vita...
Pm De Lucia: Va beh, poi ne parliamo.
Pm Guido:...mi spiego? Quindi... dico, noi conveniamo anche con la sua necessità, come dire, di evitare che attraverso la sua….. chi l’ha aiutata in qualche modo possa avere delle ripercussioni, però c’è una storia di 30 anni che andrebbe ricostruita, insomma a noi interessa questo.
Messina Denaro: Io non so...
Pm Guido: I reati del singolo abitante di Campobello, quello lo accerteremo con le indagini e non abbiamo bisogno delle sue dichiarazioni ovviamente, però ci darebbe da... come dire, questa è la cosa su cui lei deve riflettere. È quello che a noi realmente interessa, al di là dei suoi principi, che rispettiamo e che lei ha tutto il diritto di coltivare e di ossequiare...
Messina Denaro: La ringrazio.
Pm Guido: però noi siamo qui e facciamo questo mestiere, perché abbiamo bisogno di ricostruire i fatti che sono accaduti in 30 anni ed a noi interessano quelli, okay?
Pm De Lucia: Va bene, possiamo chiudere.
Pm Guido: Possiamo chiudere la registrazione?
Messina Denaro: Per me sì.
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