Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro–tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Questa serie pubblicherà ampi stralci della sentenza di primo grado che ha assolto l’ex Presidente del Consiglio Giulio Andreotti. La sentenza di secondo grado, confermata in Cassazione, ha accertato invece che – fino alla primavera del 1980 – Andreotti aveva avuto rapporti con i boss Cosa Nostra


P.M. NATOLI: senta, ma credo che non abbia dato una risposta, o perlomeno non l'ho percepita bene, a una domanda che le avevo fatto in precedenza (...) e cioè: vi dice che cosa intende con "mettere a vostra disposizione ciò che già era stato a disposizione di BADALAMENTI e di BONTADE?".

CUCUZZA S.: tutte le conoscenze che aveva NINO SALVO...

P.M. NATOLI: e che cosa...

CUCUZZA S.: ...IGNAZIO SALVO...

P.M. NATOLI: ...erano queste conoscenze?

CUCUZZA S.: a livello politico, a livello di Magistratura, a livello... dello Stato, tutto quello che poteva fare, era a nostra disposizione, a disposizione di chi, secondo le cose (...) come si sono svolte, i vincenti e quelli che hanno preso poi il sopravvento, il comando, e questo... poi specificatamente, sappiamo che...

P.M. NATOLI: fa dei nomi o si esprime così per categorie generiche?

CUCUZZA S.: no, personalmente quando sono stato io presente, il nome n... non ne ha fatti, anche perché noi sapevamo la... la sua potenza, la sua forza politica (...) per cui...

P.M. NATOLI: ..."noi sapevamo" (...) si limiti alla sua conoscenza, cosa sapeva lei di questi rapporti che il NINO SALVO intratteneva con esponenti politici, o appartenenti alla Magistratura?

CUCUZZA S.: NINO SALVO... IGNAZIO SALVO erano persone che in Commissione, magari suggerivano un politico, (...) o del trapanese, o di PALERMO, e quindi poi noi... se la Commissione lo decideva si... poi lui con la sua forza magari economica, lo portava avanti; per quanto riguarda invece, il... la Magistratura, noi ricordiamoci che siamo nell'81, anche '82, e veramente questi problemi, ancora ehm... devono nascere. Ci so... ricordiamo che nel... nei primi anni '70, fino ad arrivare all'inizio della guerra, diciamo che problemi di grossi processi, non... non ce ne erano, cioè i nostri processi di "COSA NOSTRA", ma forse per... parlo anche degli anni '60 in poi, in realtà si pagava solo la processura, cioè io non ho visto difficilmente un processo, che arrivasse oltre, (...) arrivasse in Cassazione (...)

P.M. NATOLI: ci fa capire questa espressione (...) si pagava soltanto (...) la processura, cioè?

CUCUZZA S.: cioè in gergo nostro, era quando ci capitava di andare in carcere, era come dire: "andiamo a pagare la processura", (...) cioè praticamente ... il periodo istruttorio che allora era 18 mesi, oppure due anni, cioè si arrivava sempre più o meno a...

P.M. NATOLI: cioè durante gli anni '70, voi non avete sentito il peso, diciamo dell'azione giudiziaria?

CUCUZZA S.: n... no, no, assolutamente, perché (...) gli unici processi, (…) parliamo dei 114, parliamo delle associazioni, ma duravano solo... ricordo non so se... se mi sbaglio, ma STEFANO BONTADE o BADALAMENTI hanno preso magari due anni, questi sono le condanne più eclatanti...

P.M. NATOLI: nel processo dei 114?

CUCUZZA S.: sì, sì. Quindi non erano grossi... grossi problemi in quel periodo.

P.M. NATOLI: e gli altri 112 che fine fecero?

CUCUZZA S.: no, ci sono state appunto delle condanne lievi, diciamo non è... non fu un processo che ebbe grande e... grande scalpore dal punto di vista, diciamo repressivo...

(...)

P.M. NATOLI: e le altre denunce per associazione, non vi terrorizzavano?

CUCUZZA S.: no, no, c'era la convinzione non... che ci veniva da... dall'esperienza che al limite era... perché c'era una convinzione dentro di noi, che quando succedeva un fatto eclatante, c'era naturalmente un po' di attenzione in più, ma è a ondate, anche come nei giorni d'oggi, c'è un periodo dove succede un fatto spiacevole, e c'è (...) una reazione, ma questa reazione finisce nel tempo diluita. Allora non c'erano (...) queste grandi (…) prese di posizione, (...) parlando degli anni '70, dei primi anni '70.

(...)

P.M. NATOLI: (...) ritorniamo alla sua conoscenza dei SALVO. (...) eravamo a quella riunione (...) in casa del padre (...) di GIOVANNI SCADUTO, dopo quella riunione (...) lei ha notizia di un passaggio dei SALVO dallo schieramento BADALAMENTI/BONTADE allo schieramento dei corleonesi, del quale pure lei faceva parte?

CUCUZZA S.: e sì, certamente!

P.M. NATOLI: e cosa può dirci in proposito?

CUCUZZA S.: gliel'ho detto, che si... in questa riunione si parlò, appunto (…) della presa di posizione.

(...)

P.M. NATOLI: (...) Intendo dire, dopo ne sa più nulla, oppure...

CUCUZZA S.: no! Sapevo che era nella disponibilità di TOTO' RIINA, (...) di PINO GRECO... quando poi io non lo incontrai più, sapevo che era dalla nostra parte, quindi tutto quello che aveva lo metteva dalla nostra parte. Cioè, i suoi singoli episodio o interventi io (...) non li so, ma certamente si adoperò, (...) sia per il Maxi-Processo, sia (...) per qualsiasi cosa che successivamente, poi ci serviva.

(...)

P.M. NATOLI: si adoperò per il Maxi-Processo chi? NINO SALVO?

CUCUZZA S.: NINO SALVO, sì sì.

P.M. NATOLI: ma NINO SALVO lei lo sa quando muore?

CUCUZZA S.: NINO SALVO... NINO SALVO muore con... con un tumore là, in SVIZZERA (...) l'anno non me lo ricordo!

(...)

P.M. NATOLI: dico, rispetto al Maxi-Processo, era già iniziato, doveva iniziare? Come siamo...

CUCUZZA S.: no! Questo NINO SALVO, io del Maxi-Processo mi ricordo IGNAZIO SALVO imputato, e... lo vedevo che veniva pure, certe volte all'Aula Bunker.

P.M. NATOLI: eh!

CUCUZZA S.: ...di NINO non lo so, perché non so se è morto prima o morto dopo, questo non lo so.

P.M. NATOLI: non lo sa! Di IGNAZIO SALVO? Perché fino a questo momento...

CUCUZZA S.: perché lo vedevo.

P.M. NATOLI: ...tutto sommato lei ha parlato dei SALVO, ma poi individualizzando ha parlato soprattutto di NINO SALVO. Di IGNAZIO SALVO, lo ha mai incontrato, al di là di quelle riunioni alla FAVARELLA, cui ha fatto riferimento, oppure no?

CUCUZZA S.: no! Solo a FAVARELLA l'ho incontrato a IGNAZIO SALVO.

P.M. NATOLI: solo a FAVARELLA.

CUCUZZA S.: sì, sì.

P.M. NATOLI: quindi siamo in un periodo che (...) è anteriore allo scoppio (…) della guerra di mafia, giusto?

CUCUZZA S.: sì, sì, sì.

P.M. NATOLI: quindi, poi, invece, lo vede soltanto al Maxi-Processo.

CUCUZZA S.: sì, al Maxi-Processo.

P.M. NATOLI: come imputato anche lui.

CUCUZZA S.: sì, sì.

P.M. NATOLI: non sa nulla di interventi di IGNAZIO SALVO?

CUCUZZA S.: no, no, specificatamente no.

(...)

CUCUZZA S.: ...sapevo che c'era un interessamento di tutti, e... e anche di SALVO, ma non... non so!

P.M. NATOLI: di IGNAZIO SALVO?

CUCUZZA S.: IGNAZIO, sì.

P.M. NATOLI: IGNAZIO. Chi è che glielo dice?

CUCUZZA S.: e... cioè, là... non so chi me lo dice, non posso dirlo, è passato... son passati tanti anni, quindi... ho incontrato tante persone, non so se PIPPO CALO' o qualcuno della... della mia "famiglia", ma comunque l'interessamento è generale.

(...)

P.M. NATOLI: al di là di questo però (...) non ricorda (...) null'altro di specifico.

CUCUZZA S.: no.

(...)

P.M. NATOLI: ...nel periodo in cui lei e gli altri, cioè PINO GRECO, GIUSEPPE LUCCHESE (...) vi trovate alla ZAGARELLA, in quel famoso bungalow (...) lei ha modo di partecipare a qualche fatto familiare di NINO SALVO, e se sì, a quale?

CUCUZZA S.: ehm... mentre eravamo ospiti alla ZAGARELLA c'è stato l'evento... si è sposata una figlia di NINO SALVO, e... e noi, siccome eravamo là, siamo stati invitati alla... alla festa.

P.M. NATOLI: ricorda il nome di questa figlia?

CUCUZZA S.: no, il nome della figlia no.

P.M. NATOLI: ricorda il nome del marito o il cognome del marito?

CUCUZZA S.: il nome del marito lo... lo ricordavo, è... non so se si chiamava...

P.M. NATOLI: comunque, il periodo qual è? Ricordiamolo, così...

CUCUZZA S.: uhm... nell'estate... o fine '81, comunque, nell'estate '82, '81, ma... ma comunque là è... mentre eravamo là, secondo me, la festa era... era d'estate...

P.M. NATOLI: ed è l'estate in cui voi siete...

CUCUZZA S.: sì, sì, siamo ospiti là.

P.M. NATOLI: eh! Aveva finito di dire che era l'estate...

CUCUZZA S.: '81.

P.M. NATOLI: ...dell'81, mi pare di capire.

CUCUZZA S.: sì, sì.

P.M. NATOLI: no?

CUCUZZA S.: sì, sì.

P.M. NATOLI: perché subito dopo l'inizio della guerra di mafia...

CUCUZZA S.: sì.

P.M. NATOLI: ...ha detto.

CUCUZZA S.: un'estate sola siamo stati là...

P.M. NATOLI: ecco!

CUCUZZA S.: ...quindi è questa!

P.M. NATOLI: ed è l'estate in cui (...) scoppiò la guerra di mafia?

CUCUZZA S.: sì, sì. Quindi, siamo stati là, e... la sera sono andato io e LUCCHESE a prendere NINO SALVO, e... e lì, e al bordo piscina c'erano tutti quelli... tipo carretti siciliani, ed ognuno di quelli faceva una specialità siciliana, le panelle, le cose che... insomma, si mangiano a MONDELLO, tipo... E... io lo presi a NINO SALVO (...) e lo portai in un angolo, lui ci fece portare un po' di aragoste, qualche cosa da bere, però per quella occasione c'era pure... perché vicino alla ZAGARELLA ci aveva la villa MASINO SPADARO, c'era SPADARO, io e... PINO GRECO e... poi... LUCCHESE e un'altra persona, che non era dell'ambiente di "COSA NOSTRA", era amico di... di SPADARO. E siamo stati là quasi un'oretta a parlare, chiacchierare e a mangiare qualcosa.

P.M. NATOLI: quindi, durante...

CUCUZZA S.: queste...

P.M. NATOLI: il...

CUCUZZA S.: il matrimonio.

P.M. NATOLI: ...ricevimento nuziale?

CUCUZZA S.: sì, sì.

P.M. NATOLI: quante persone c'erano?

(...)

CUCUZZA S.: sì, ma... c'era... là c'è una... una piscina grandissima, e tutto il bordo piscina era tutto pieno. Ma saranno stati superiore... duecento/trecento persone, sicuramente ci saranno state.

P.M. NATOLI: ho capito!

CUCUZZA S.: molte persone.

P.M. NATOLI: senta, per caso lei vede il Senatore ANDREOTTI che partecipa a questo matrimonio? (...) o sente parlare di una sua presenza?

CUCUZZA S.: no, non l'ho sentito e (...) né l'ho visto, diciamo...

(...)

P.M. NATOLI: il matrimonio, lo abbiamo saputo da altri testi già (...) poteva essere quella di PATRIZIA SALVO e GIUSEPPE FAVUZZA?

CUCUZZA S.: a FAVUZZA me lo ricordo, il nome della... della sposa non... non l'ho mai saputo.

P.M. NATOLI: non se lo ricorda!

CUCUZZA S.: ...nemmeno allora.

P.M. NATOLI: ho capito! E comunque è questo del 29 agosto...

CUCUZZA S.: sì.

P.M. NATOLI: ...del 1981.

CUCUZZA S.: sì.

P.M. NATOLI: senta, a proposito di "famiglia" SALVO, di "famiglia" allargata, cioè con parentele acquisite (...) lei ha mai conosciuto TANI SANGIORGI, e se sì, cosa può dirci?

CUCUZZA S.: sì, l'ho conosciuto in quel periodo, e... siamo (...) diventati amici.

P.M. NATOLI: in quel periodo significa (...) in questo 1981?

CUCUZZA S.: sì, sì. Lui aveva un laboratorio di analisi VIA PRINCIPE DI BELMONTE, credo, là vicin... dove mio fratello andò a farsi diversi esami; poi mi fece pure un favore personale, io avevo a quell'epoca una barca, una barca a vela piccola, comunque era quasi otto metri, e lui aveva la patente, io no, e... gli ho chiesto se la poteva portare dove... vicino... o era SANTA FLAVIA, si chiama, o PORTICELLO (...) in un porticciolo (...) dal porto dell'ACQUA SANTA.

P.M. NATOLI: ho capito! Senta, sa se TANI SANGIORGI appartiene a "COSA NOSTRA" oppure no?

CUCUZZA S.: sì, è uomo d'onore TANI SANGIORGI.

P.M. NATOLI: come lo sa e chi glielo ha presentato? Se glielo hanno presentato.

CUCUZZA S.: (...) se non sbaglio, quasi sicuramente, me l'ha presentato GIOVANNI SCADUTO, che erano molto amici anche con PINO GRECO, per la verità, ma...

P.M. NATOLI: mi scusi, io le devo (...) ricordare (...) prima di passare alla contestazione, che il 6 dicembre del '96 lei ha detto: "mi fu presentato come uomo d'onore da PINO GRECO".

CUCUZZA S.: sì Dottore, sono... molto probabilmente ho detto, forse, più sicuramente avevo detto e... perché erano molto amici con... con SCADUTO...

P.M. NATOLI: per la verità è in termini di certezza (...) presentata la cosa...

(...)

CUCUZZA S.: no, no, ma comunque e... tutti e due erano amici (...) come dire (...) o PINO GRECO o GIOVANNI SCADUTO.

P.M. NATOLI: ho capito! Non sa null'altro? A quale "famiglia" appartenesse lo sa?

CUCUZZA S.: no, no, no, non... non lo chiesi mai.

P.M. NATOLI: non lo chiese!

CUCUZZA S.: mi è stato presentato come uomo d'onore e basta.

(...)

P.M. NATOLI: (...) Come può definire i SALVO all'interno di "COSA NOSTRA"? Cosa erano per "COSA NOSTRA"?

CUCUZZA S.: eh! Per "COSA NOSTRA" erano anche... a parte diciamo la potenza economico-politica, anche come "COSA NOSTRA" erano abbastanza votati, a parte la carica che avevano come uomini d'onore, ma provenivano da una famiglia mafiosa...

P.M. NATOLI: no, no, mi perdoni! Non sono stato chiaro nella domanda, evidentemente.

CUCUZZA S.: sì.

P.M. NATOLI: cioè, cosa rappresentavano i SALVO per "COSA NOSTRA"?

CUCUZZA S.: cioè, rappresentavano... lei intende dire la funzione di queste persone o...

P.M. NATOLI: sì.

CUCUZZA S.: ...oppure l'importanza in seno...

P.M. NATOLI: vediamo! Provi a dare una risposta, diversamente le ricorderò la sua dichiarazione, e così ci arriviamo.

CUCUZZA S.: i SALVO rappresentavano la forza politica ed economica di "COSA NOSTRA", perché avevano... come si dice? Sia in seno in COSA... diciamo in... chi li rappresentava in Commissione, i loro... insomma, gli davano una... cioè una figura importantissima, "COSA NOSTRA" con loro aveva un grosso... un grosso capitale diciamo, a livello economico e politico,

diciamo importante.

(...)

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