Su Domani pRosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Questa serie pubblicherà per quindici giorni l’interrogatorio tra Matteo Messina Denaro e i procuratori Maurizio De Lucia e Paolo Guido, dopo la cattura del latitante di Cosa nostra


Pm Guido: Ma lei dove si trovava, all'epoca, quando mandava queste lettere?
Messina Denaro: Non ero a Campobello, in quell'epoca.
Pm Guido: Era in Sicilia?
Messina Denaro: Sì.
Pm Guido: Non a Campobello?
Messina Denaro: Non a Campobello.
Pm Guido: Dove stava?
Messina Denaro: Come?
Pm Guido: Dove stava?
Messina Denaro: No...
Pm de Lucia: Questo è troppo?
Messina Denaro: ... vado a rovinare altre persone? Non significa niente.
Pm Guido: No, non la casa, il posto almeno, il luogo?
Messina Denaro: Diciamo in Sicilia.
Pm Guido: In Sicilia: orientale o occidentale?
Messina Denaro: Occidentale.
Pm Guido: Occidentale: provincia di Trapani?
Messina Denaro: No.
Pm de Lucia: Quindi in provincia di Agrigento?
Messina Denaro: Palermo.
Pm de Lucia: Palermo.
Pm Guido: Belice?
Messina Denaro: Come?
Pm Guido: Belice?
Messina Denaro: No, no, Palermo.
Pm Guido: Ah, a Palermo stava?
Messina Denaro: Mi fa una cortesia?
Pm Guido: Si.
Messina Denaro: Lei è calabrese?
Pm Guido: Sì.
Messina Denaro: "Belice", per favore.
Pm Guido: Ha ragione.
Pm de Lucia: Ha ragione, stavo per correggere..
Messina Denaro: Un giornalista lo disse nel '68 e rovinò 'sta situazione.
Pm de Lucia: E rovinò il Belice...
Pm Guido: Dal terremoto...
Messina Denaro: Dal terremoto. Perciò……. ho perso il filo…..
Pm Guido: Stava dicendo, a Palermo...
Pm de Lucia: Che ha fatto un periodo di latitanza a Palermo.
Messina Denaro: No, il suo vice mi ha interrotto e siamo andati a Palermo, stavo facendo un altro discorso...
Pm de Lucia: Stava parlando ancora di Vaccarino.
Messina Denaro: Si, sì...
Pm Guido: Vaccarino, la lettera……
Messina Denaro: La lettera... e lo presi per 29 euro, "Da ora in poi...", dissi, 29 euro". Ascolti Procuratore de Lucia...
Pm de Lucia: Prego.
Messina Denaro: ... le dico una cosa, che lei sicuramente non lo sa che io so, ma lo so da tantissimo tempo, da tantissimo tempo, non mi faccia quantificare, perché potrebbero essere 28 anni...
Pm de Lucia: Lei mi dica di che si tratta……
Messina Denaro: Per esempio, io ho un paesano mio che mi ha accusato di un sacco di cose, che si chiama Geraci Francesco...
Pm Guido: È morto l'altro giorno: l'ha saputo?
Messina Denaro: L'altro giorno: quando?
Pm Guido: La settimana scorsa.
Difensore: La settimana scorsa; aveva il tumore al colon, ho letto, poi non so se è vero.
Messina Denaro: Sta fine ha fatto?
Pm Guido: Sì, sì, aveva la sua stessa età……
Pm de Lucia: Il gioielliere.
Messina Denaro: Un anno meno.
Pm Guido: Un anno meno: del '63.
Messina Denaro: Certo, '63. È morto?
Pm Guido: È morto, sì, sì.
Messina Denaro: Allora, lui si è fatto pentito. La cosa che mi dava fastidio è che lui arrivava ai processi e diceva che io sono stato il suo calvario; la società della gioielleria - la vuole sapere? - metà – era mia e questa ce l'hanno ancora loro, mi spiego? La metà di quella gioielleria, l'ingrosso, non quella delle sorelle, perché loro avevano l'ingrosso allora, la metà era mia. Io sono stato il suo calvario, però non è che ha detto allo Stato: "Signori, la metà è sua, prendetevela", no, se l'è rubata lui. Io ho sempre saputo dov'era: a Bologna, via Enrico Panzacchi 14; ed aveva una gioielleria, sempre a Bologna, in via XX settembre, nel centro storico. Via Enrico Panzacchi è lo sapete meglio di me - è un grande ring, che ogni 100/150 metri cambia nome e lui era….. era una zona residenziale. È morto, l'ho saputo ora, con un tumore: io non l'ho ucciso e nemmeno l'ho fatto uccidere. Dice: "Cosa vuoi dire?", che non mi interessavano queste cose, io in questi 30 anni... a lui dentro di me l'ho perdonato, a prescindere che non sapevo che era morto, perché io rispettavo l'amicizia, da quando siamo nati. Scusi, tra virgolette, pure di Corleone, non è nemmeno castelvetranese, perché il papà e la mamma vengono da Corleone, che lui nemmeno era nato, credo, e se ne vennero a stare nel mio quartiere, quindi siamo cresciuti a distanza di 100 metri. Dice: "Che vuoi dire?", dottore de Lucia, io in questi 30 anni mi sono fatto la mia latitanza, per non farmi prendere; il resto poi non mi interessava. Tanto è vero che è morto, ora l'ho saputo del tumore, non lo sapevo; sapevo che si era messo con un avvocato dei pentiti, c'ha avuto dei figli, poi si è lasciato, però il resto...
Pm Guido: E come sapeva che abitava lì, a Bologna?
Messina Denaro: Tramite strade mie, è ovvio, sto dicendo pure via e numero.
Pm Guido: E quali erano queste "strade sue"?
Messina Denaro: Allora, strade mie, se lei mi vuole portare a dire che era qualcuno dello Stato...
Pm Guido: No, io non la voglio portare a dire niente, io faccio...

Pm de Lucia: Questo lo abbiamo capito, noi avremmo tante domande, ma la stiamo ascoltando, perché tanto, se io le chiedo delle cose, lei non mi risponde, quindi…..

Messina Denaro: No, rispondo alle cose...
Pm Guido: Però noi le domande gliele facciamo lo stesso, quindi quali erano...
Messina Denaro: Sì, lo preferisco...
Pm Guido: queste "strade" quali erano?
Messina Denaro: Allora, le strade che lo hanno detto a me, ovviamente non ve lo posso dire, perché significa che usciamo da qua ed andate ad arrestare persone ed io non le faccio queste cose.
Pm Guido: Questo, diciamo, dovrebbe essere in qualche modo il nostro
Messina Denaro: No, perché infatti non è che lo sto…

Pm de Lucia: No, va bene, ma c'è sempre tempo...

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