Borghese era un mito non solo nella Marina italiana, ma anche nella Marina Inglese, già vittima delle sue azioni. Borghese era quindi un personaggio di grande richiamo, che non si arrese agli italiani, ma agli angloamericani che lo proteggeranno dai processi nelle convulse fasi del primo dopoguerra. In particolare, Borghese venne sottratto ai partigiani dal noto James Angleton e dal nostro Umberto D'Amato
Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Dal 29 luglio è iniziata la prima serie dedicata alla sentenza della corte d'assise di Bologna che ha condannato all'ergastolo Paolo Bellini per la strage di Bologna e ha squarciato il velo su alcuni mandanti.
Questa è la condizione in cui l'Ufficio Affari Riservati viene a trovarsi quando deve fare fronte al Golpe Borghese.
Soggiunge il consulente in modo solo apparentemente paradossale che il Golpe Borghese sarebbe stato utile nella misura in cui fosse fallito, E' un golpe "strano per molti aspetti, si pensi soprattutto una cosa: Borghese aveva una sua organizzazione formata dagli ex membri della X MAS e lì c'era un problema perché c'era la federazione nazionale dei reduci di Salò."
In sostanza tra i reduci della RSI vi era "un accentuato pluralismo", corrispondente al pluralismo militare esistente nella RSI. Con la sua formazione X MAS (moto autosiluranti che venivano condotte all'obiettivo e abbandonate poco prima dell'esplosione), Borghese aveva ottenuto importanti successi, come per esempio l'attacco al porto di Alessandria.
Borghese, assicura il consulente, era un mito non solo nella Marina italiana, ma anche nella Marina Inglese, già vittima delle sue azioni. Borghese era quindi un personaggio di grande richiamo, era un eroe, uno dei pochi che avevano ottenuto dei risultati nella guerra, si presentava come nazionalista e non come fascista. Egli non si arrenderà agli italiani, ma agli angloamericani che lo proteggeranno dai processi nelle convulse fasi del primo dopoguerra.
In particolare, Borghese venne sottratto ai partigiani dal noto James Angleton e dal nostro Umberto D'Amato.
Tornando alle vicende del Golpe Borghese. Siamo rimasti al momento culminante quando viene occupato il Viminate, le prime truppe si muovono, nelle città i diversi raggruppamenti partecipanti sono pronti ad agire.
Il consulente fornisce alcune informazioni inedite sul momento in cui l'azione fu interrotta. A proposito di chi diede il contrordine: " ... è un altro personaggio che ha avuto un ruolo importante sia nella Repubblica Sociale e sia un po' prima, e che diventerà più tardi attaché particolarmente ascoltato, di Giulio Andreotti, quando Giulio Andreotti è alla Presidenza del Consiglio. Quindi comunque stiamo pensando a un personaggio che è rimasto su pista molto a lungo, lui morirà credo nell '80, una cosa del genere, dopo essere stato creato marchese nel 1979, se non sbaglio, da Umberto II di Savoia. Quindi l'uomo era su pista. Bene, la telefonata a Borghese la fa Bernabei, che gli dice, poi dirò come lo sappiamo, che gli dice: "Guarda che gli americani contrariamente a quanto assicurato, non ci stanno. Si ritirano e quindi rientra il colpo di Stato, richiama i tuoi uomini".
Borghese a questo punto capisce che il tentativo è fallito - il consulente ipotizza sapesse già che doveva fallire-, richiama i suoi uomini. Una singolarità starebbe nel fatto che Borghese, il quale disponeva della sua organizzazione di reduci della X MAS, suoi fedelissimi, non avesse coinvolto nessuno di costoro nel Golpe e si fida di un personaggio come Orlandini, al tempo piuttosto chiacchierato. Giannuli riporta il rammarico di uno degli uomini dell'organizzazione di Borghese: "Ma come, noi avevamo già fatto prove di colpo di Stato, eravamo qui a Bologna, eravamo in grado di occupare la Federazione del PCI, il Palazzo di Giustizia, la RAI, eccetera, e quindi eravamo pronti", perché era il coordinatore dell'organizzazione a Bologna, "e non siamo mai stati avvisati"; "mentre invece si fida di un personaggio come Orlandini."
È interessante come il consulente giunge alla spiegazione: "Come capiremo tutto questo? Lo capiremo perché nel 1999, se la memoria non mi inganna, una persona ... e la storia è una catena di persone, c'è un signore, nipote per un lato dell'ex Ministro Carlo Sforza, per l'altro lato, di madre, nipote del noto attivista fascista De Boccard, che era di Ordine Nuovo, era stato fra gli organizzatori di Parco dei Principi. Questo signore viene colpito da un ictus nel '78, quindi non è più in grado di ... Non ha più neanche conoscenza, e muore alcuni anni dopo. Il nipote trova, è oggetto di una delle mie relazioni a Brescia, vede un vecchio mobile del 1500 di proprietà di De Boccard, pieno di trappole, pezzi nascosti, e cioè di ripostigli, e uno di questi ripostigli trova un gruppo di documenti di lettere di Borghese, a suoi amici, fra cui ragionevolmente De Boccard, in cui dà la sua spiegazione, ed è lì che parla di Bernabei, e che dice com 'è andata. Questo (documento), poi, tramite Francesco Gironda di Canneto verrà trasmesso alla Procura di Brescia ed ecco perché mi viene affidato per una perizia. Quindi noi lo sapremo, ma lo sapremo '98 - '99 insomma, non è una cosa ... lo sapremo molto tempo dopo. Ora, il Golpe Borghese sarebbe rientrato per questo, perché? Perché in realtà il Golpe Borghese è stato un vero colpo di genio, ha bruciato la carta del colpo di Stato. Dal 1964 al 1970 - '71, per la verità anche un pochino dopo, il colpo di Stato è stato il convitato di pietra del sistema politico italiano. Continuamente evocato, continuamente minacciato. Dopo il '70, sì, ci saranno ancora dei tentativi, nessuno entrerà più in fase operativa."
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