Messina Denaro: «... allora, per rispondere in un altro modo a quello che ha detto lei all'inizio, non a quello che ha detto, alla domanda: io non faccio parte di niente, io sono me stesso, ma devo essere un criminale? Mi definisco un criminale onesto...»
Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Questa serie pubblicherà per quindici giorni l’interrogatorio tra Matteo Messina Denaro e i procuratori Maurizio De Lucia e Paolo Guido, dopo la cattura del latitante di Cosa nostra
Messina Denaro: Sì, giusto? Quindi cosa volevo dire, dicendo ciò, che... inizialmente, Procuratore, voleva sapere se io ho fatto omicidi e cose, più... allora, con questo, più di questo io, per avercela con qualcuno, più di questo a chi dovevo cercare? Secondo lei, se a me fosse importato ucciderlo o altre cose... la sua famiglia è a Castelvetrano, la famiglia di... tutti là sono, non gli è successo mai niente, perché io dentro la mia testa ho un mio codice comportamentale, non... allora, per rispondere in un altro modo a quello che ha detto lei all'inizio, non a quello che ha detto, alla domanda: io non faccio parte di niente, io sono me stesso, ma devo essere un criminale? Mi definisco un criminale onesto...
Pm Guido: Un criminale?
Messina Denaro: Onesto.
Pm De Lucia: Questo è un ossimoro, lei sa cosa significa naturalmente...
Messina Denaro: Sì, “La gelida fiamma": facevano sempre questo esempio a scuola. Quindi, Procuratore, in questi 30 anni di tempo... io non lo sapevo, ma è morto da quando sono in cella io?
Pm Guido: Sì, la settimana scorsa.
Messina Denaro: E io non... i primi otto giorni non…….
Pm De Lucia: Ma queste non sono notizie che passano sui giornali, cioè è passato... sul Corriere forse l’hanno scritto, ma non c'è stata tutta questa enfasi...
Messina Denaro: Ah….. enfasi, di…..
Pm De Lucia: diciamo che i media non se ne sono accorti, sennò avremmo avuto uno speciale anche per questo.
Messina Denaro: E dice: “Che significa?”, significa che non è che perché io ce l'avevo, perché io lo definivo a lui un mio nemico, ha tradito l'amicizia di quando eravamo nati, va bene così... è pure ladro, perché si è rubato i soldi che avevamo investito assieme, lui senza di me sarebbe stato un morto di fame, invece era miliardario, ma va bene così. Ma quando tu, se sei uomo – tra virgolette, ché non lo era - ti fai pentito, dai tutte le colpe a me, fai passare un anno, due anni, tre anni e dici ai tuoi familiari: «Prendete la parte che aveva questo signore con noi e glieli fate avere alla famiglia», cosa che non accadde mai, quindi questa è disonestà secondo me, però...
Pm De Lucia: Ho capito.
Pm Guido: E lei, quando diceva "L'ho saputo..." questa è un'altra domanda che dobbiamo farle - lei ha avuto amicizie, rapporti, con, diciamo, appartenenti alle istituzioni, chiamiamole così, a parte la vicenda Vaccarino?
Messina Denaro: Non...
Pm Guido: Durante la sua latitanza?
Messina Denaro: No, no, completamente.
Pm Guido: Con nessuno?
Messina Denaro: Completamente. lo, ascolti – però non vorrei essere frainteso - ero libero ed a me mi chiamavano ogni 3x2 per interrogarmi, sempre, però mi chiamava sempre...
omissis
Pm De Lucia: E lei Germanà lo conosce?
Messina Denaro: Certo, Germanà mi fece un sacco di interrogatori a me.
Pm De Lucia: Ma non è che lei ci sparò, per caso, a Germanà?
Messina Denaro: No, no, non gli sparai, anche perché con il mio occhio così, se gli sparavo io, lo prendevo.
Pm De Lucia: Va beh, ma non eravate……. eravate in tanti...
Messina Denaro: Era?
Pm De Lucia: Eravate in tanti...
Messina Denaro: No, da quello che dicono le carte, eravamo in tre.
Pm De Lucia: Ed eravate in tre?
Messina Denaro: Da quello che dicono le carte... se poi lo devo dire io: erano in tre.
Pm De Lucia: Insomma, lei non c'ha mai sparato a Germanà: non era lei quello che c'ha sparato?
Messina Denaro: Ma no, perché anche le carte dicono che guidavo la macchina...
Pm De Lucia: A Germanà c'hanno sparato: siamo d'accordo su questo?
Messina Denaro: Uh, certo che c'hanno sparato, ma a criterio mio non se lo meritava.
Pm De Lucia: Ma lei non faceva parte del commando?
Messina Denaro: No, io parlo... lo dicono le carte.
Pm De Lucia: Sì, sì, lasciamo stare le carte, io sto chiedendo a lei: lei ha partecipato all'attentato in danno...
Messina Denaro: No, però le carte dicono...
Pm De Lucia: Lasci stare le carte, a me interessa sapere se lei c'era o no: qual è la sua versione?
Messina Denaro: Non c'ero, non c'ero, ero nascosto.
Pm De Lucia: Non c'era?
Messina Denaro: Ascolti, mi faccia finire...
Pm De Lucia: Prego.
Messina Denaro: Però le carte dicono che io guidavo l'auto, quindi non sparavo, questo volevo dire.
Pm De Lucia: Okay. Quindi le carte e lei, in questo, dite la stessa cosa: che lei non ha sparato; solo che le carte in più dicono che lei era sull'auto. Se io le chiedo: lei era sull'auto di quelli che hanno sparato...
Messina Denaro: No, non ero nemmeno... ero a Mazara io.
Pm De Lucia: Lei non c'era; ed appunto, io questo volevo chiarire.
omissis
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