Sono riconducibili a tre fratelli imprenditori del Lametino. Tra i beni sequestrati, uno dei centri commerciali più grandi della Calabria, 19 ipermercati, altri 21 complessi aziendali, 42 terreni, due ville di lusso
In Calabria sono stati sequestrati beni per un valore complessivo pari a 800 milioni di euro a una cosca di ‘Ndrangheta riconducibile alla famiglia Perri. Si tratta di tre fratelli del Lametino, Franco, Pasqualino e Marcello Perri, che hanno costruito le loro fortune con attività commerciali con prevalenza nel settore dei supermercati, proprietari di uno dei centri commerciali più grandi della Calabria.
- A eseguire il decreto di sequestro finalizzato l’applicazione della confisca, disposto dal tribunale di Catanzaro, sono stati i finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro, con la collaborazione del Servizio centrale investigazione sulla criminalità organizzata di Roma, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.
- L’operazione, denominata “Mare Magnum”, come riportato dal Quotidiano del Sud, si è avvalsa delle indagini di una precedente operazione detta “Andromeda”, ancora in fase di giudizio, afferente alla famiglia di origine dei tre imprenditori oltre che a Franco Perri, al quale è contestato anche il delitto di associazione a delinquere di stampo mafioso. Parte dei beni sequestrati erano già stati interessati da un sequestro preventivo nell’ambito di tale operazione.
- Il sequestro di prevenzione ha riguardato: 22 complessi aziendali che comprendono il centro commerciale “Due Mari” di Maida, in provincia di Catanzaro; 19 ipermercati; attività di commercio di autoveicoli e di rivendita di motocicli e ciclomotori; attività operanti nei settori della costruzione di edifici residenziali e non residenziali; intermediazione finanziaria; recupero e riciclaggio di cascami e rottami metallici; produzione di gelati; gestione di impianti polivalenti; locazioni immobiliari; partecipazioni, anche in forma totalitaria, in 34 società della grande distribuzione, alimentare, rivendita di autovetture, ottica, commercio al dettaglio di generi alimentari, ristorazione, immobiliare. Inoltre, quote di partecipazione nella squadra di calcio “Vigor Lamezia” e nella squadra di volley “Pallavolo Lamezia”. Infine, 26 fabbricati, 2 ville di lusso e 42 terreni.
ll centro commerciale "Due Mari”, nonostante il provvedimento di sequetro, resterà aperto e così anche le altre attività imprenditoriali e commerciali dei fratelli. La gestione delle strutture saranno garantita da un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Catanzaro.
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