Ha cominciato Washington dimezzando i giorni di isolamento necessari ma adesso anche Roma, Madrid, Londra si adattano a nuove regole per evitare la paralisi dei servizi essenziali
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Avrete sentito parlare del taglio della quarantena. E ci riguarda. Riguarda chi vive in Italia ma pure, in modi diversi, in altri paesi europei e negli Stati Uniti. Che significa? Il fatto è che anche se i vaccini hanno ridotto sensibilmente il numero di decessi e malati gravi, i contagi invece sono a livelli mai visti prima. Pensate che questo mercoledì la Francia ha fatto i conti con 200mila casi giornalieri, un dato inedito a livello europeo. Tutti questi contagi e quindi la necessità di isolarsi in casa svuotano di lavoratori gli ospedali e i servizi essenziali. In generale i timori della politica a livello internazionale sono di una paralisi, anche per l’economia. Perciò Washington lunedì ha deciso di ridurre i giorni di isolamento da dieci a cinque. Se non c’è febbre si può uscire poi con mascherina, e non serve per forza un tampone negativo che attesti la guarigione. Come vi racconto, la comunità scientifica statunitense e non solo oppone forti resistenze a queste raccomandazioni, arrivate dall’agenzia federale. I dubbi sono che senza tampone si continui così a contagiare, togliendo efficacia alla misura stessa; ma i test scarseggiano anche negli Usa e questo spiega la scelta discutibile dell’agenzia. Anche l’Europa dibatte sul taglio della quarantena, e in Germania gli epidemiologi invitano a non sacrificare la salute pubblica in nome della salute dell’economia. Ad ogni modo anche tra noi europei la sforbiciata dei giorni di isolamento prende piede. La Spagna passa a sette invece di dieci, un equilibrio tra salute pubblica mentale ed economica secondo il premier. Londra pure, sette giorni. Io vi faccio il quadro internazionale, e l’Italia? L’orientamento del nostro governo e quindi le prossime misure ve le spiega Sonia Ricci. Per chi ha eseguito l'ultima vaccinazione da più di di quattro mesi la quarantena scenderebbe da 7 a 5 giorni, con tampone negativo. Per chi non è vaccinato resterebbe di 10 giorni. Il comitato tecnico scientifico si è espresso per eliminare del tutto l’obbligo di quarantena per i lavoratori essenziali che siano venuti a contatto con un positivo, purché abbiano fatto anche la terza dose e usino la mascherina.
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