Nel disegno di legge per il riordino del settore biologico appena arrivato alla Camera si parla molto di agricoltura biodinamica, un metodo di coltivazione basato sulle idee mistiche di un’occultista di fine Ottocento. Le critiche della senatrice Elena Cattaneo e del premio Nobel Giorgio Parisi
Oggi la Camera sta discutendo un controverso disegno di legge di riordino del settore dell’agricoltura biologica. Ma mentre le parti della legge riferite al biologico non hanno suscitato particolari polemiche, esperti, scienziati e politici chiedono l’eliminazione dell’agricoltura biodinamica, una disciplina esoterica nata alla fine dell’Ottocento e priva di basi scientifiche. Tra i più critici del riconoscimento ufficiale del biodinamico e della sua equiparazione al biologico ci sono la senatrice a vita Elena Cattaneo e il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi.
Il disegno di legge
Il ddl Agricoltura con metodo biologico era stato approvato dal Senato lo scorso 20 maggio ed è all’esame della camera dallo scorso giugno. La prima firmataria è la deputata Maria Chiara Gadda, capogruppo di Italia Viva nella commissione Agricoltura della Camera.
La legge si propone di riordinare il settore dell’agricoltura biologica, introduce il marchio “biologico italiano”, crea un tavolo tecnico tra rappresentanti dei coltivatori e governo e prevede la realizzazione di piani triennali per supportare la conversione all’agricoltura biologica.
Gli articoli più controversi della legge sono l’1, il 5 e l’8, quelli in cui viene nominata l'agricoltura biodinamica. Questi articoli stabiliscono che i prodotti di agricoltura biodinamica che rispettano il disciplinare europeo per l’agricoltura biologica sono equiparati a questi ultimi; che al tavolo tecnico un posto sarà riservato ai rappresentati degli agricoltori biodinamici e infine che nel piano triennale andranno considerate anche le esigenze sia del settore biodinamico che di quello biologico.
Biologico e biodinamico
Per comprendere le critiche al ddl di tanti scienziati bisogna chiarire la differenza tra biologico e biodinamico. Il primo è un disciplinare che prevede metodi di coltivazione quanto più “naturali” possibili, evitando in particolare l’utilizzo di pesticidi e cercando di minimizzare l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente circostante.
Il biodinamico, invece, potrebbe essere definito come un “sottoinsieme” del biologico. Gli agricoltori biodinamici seguono tutte le regole dell’agricoltura biologica, ma a queste aggiungo anche una serie di pratiche semi-esoteriche. La più celebre di queste è la sepoltura nei campi del cosiddetto “cornoletame”, un corno di vacca riempito di letame che avrebbe particolari proprietà fertilizzanti.
Le basi dell’agricoltura biodinamica sono state create da Rudolf Steiner, un prolifico filosofo e occultista austriaco vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento. Oltre al cornoletame, il disciplinare biodinamico include numerosi altri preparati da seppellire nei campi, come la vescica di cervo maschio riempita di fili di achillea.
Secondo i difensori dell’agricoltura biodinamica, le idee di Steiner possono sembrare bizzarre e senza alcun fondamento scientifico, ma in realtà affondano le loro radici in un’antica sapienza contadina e producono risultati positivi, anche se le nostre conoscenze non ci permettono di spiegarne il perché.
I critici, invece, ricordano che è stato lo stesso inventore del biodinamico a legare la sua tecnica all’occulto e all’esoterico. In un famoso passaggio, Steiner descrive così l’efficacia del suo cornoletame: «La vacca ha le corna al fine di inviare dentro di sé le forze formative eterico-astrali, che, premendo verso l’interno, hanno lo scopo di penetrare direttamente nell'organo digestivo. Proprio attraverso la radiazione che proviene da corna e zoccoli, si sviluppa molto lavoro all'interno dell'organo digestivo stesso».
Oggi, il biodinamico è particolarmente diffuso in Germania, dove negli anni Trenta ricevette un forte impulso dal regime nazista. Per ottenere una certificazione biodinamica ufficiale è necessario rivolgersi a Demeter International, un’organizzazione privata e noprofit fondata nel 1928.
Le critiche
Numerosi scienziati hanno criticato il ddl perché darebbe legittimità, spazio e riconoscimento a una disciplina che non ha nulla di scientifico. «Qualcuno deve aver scambiato l’agricoltura biodinamica per un’agricoltura biologica rafforzata e non si è accorto che stava inserendo nella legislazione italiana riferimenti ai preparati biodinamici che si basano su una visione del mondo dominata forze eterico-astrali che si accumulano tramite corna degli animali», ha scritto il premio Nobel e presidente dell’Accademia dei Lincei Giorgio Parisi.
«Nonostante il tempo trascorso dall’approvazione in Senato – ha detto la senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo – il testo arriva in Aula senza che sia stata apportata la modifica richiesta alla commissione Agricoltura da tutte le maggiori società scientifiche italiane di area e da più di 35mila ricercatori e cittadini interessati alla scienza: eliminare dal primo articolo quell'equiparazione» tra biologico e biodinamico.
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