Il controverso ddl che equipara l’agricoltura biologica alle tecniche pseudo-esoteriche di Rudolf Steiner è stato momentaneamente bloccato. Sul suo percorso pesano le parole del presidente Mattarella, che pochi mesi fa aveva detto che la legge non sarebbe passata
La Camera ha deciso il rinvio al 9 febbraio del controverso ddl che equipara l’agricoltura biologica a quella biodinamica, una disciplina basata sulle credenze esoterica del filosofo ed occultista Rudolf Steiner. Il rinvio è di poche ore, ma potrebbe rendere possibile l’approvazione di due emendamenti che di fatto manderebbero il testo su un binario morto.
Diverse fonti parlamentari hanno confermato a Domani che, sulla decisione di rinviare a mercoledì la discussione e l’eventuale approvazione della legge pesano le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che lo scorso novembre aveva messo in guardia dall’approvazione della legge nella sua attuale forma.
Per scienziati ed esperti, come la senatrice a vita Elena Cattaneo e il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, il ddl sostiene ed incoraggia una vera e propria pseudo scienza senza fondamenti scientifici. Anche organizzazioni come la Cia Agricoltori sono contrarie all’equiparazione.
Alle critiche ha risposto tra gli altri la deputata Maria Chiara Gadda, di Italia Viva, prima firmataria del ddl. «Il testo ha la più ampia condivisione del parlamento, dopo un iter molto approfondito che non si merita (come non se lo meritano oltre 80mila imprese) di essere ridicolizzato», ha detto a Domani.
Un legge «con la più ampia condivisione»
Fino a oggi pomeriggio, il parlamento era sembrato determinato a far passare il ddl nella sua attuale forma e senza modifiche. La legge era già stata approvata al Senato lo scorso 20 maggio. Alla Camera, soltanto il deputato di +Europa Riccardo Magi ha presentato emendamenti per modificare gli articoli in cui biologico e biodinamico vengono equiparati.
Ma, a sorpresa, oggi pomeriggio la Camera ha deciso di rinviare la discussione del testo. Un rinvio festeggiato, tra gli altri, da Fratelli d’Italia e dal presidente della Cia-Agricoltori, Dino Scanavino, che ha ricordato il presidente Mattarella e i suoi «dubbi su alcuni passaggi del provvedimento».
Lo scorso 22 novembre, infatti, nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico all’Università La Sapienza di Roma, dopo una lezione in cui il premio Nobel Parisi aveva criticato il ddl, il presidente della Repubblica aveva fortemente criticato la legge.
«Vorrei anche rassicurarla, professore, sull’agricoltura biodinamica di cui ha parlato – aveva detto Mattarella – È una questione che sta in Parlamento e io, notoriamente, non posso pronunciarmi. Ma posso ben dire che, perché diventi legge, vi sono alcuni altri passaggi, anche parlamentari anzitutto, che rendono lontana questa ipotesi».
Il 9 febbraio avrà luogo l’ultimo passaggio parlamentare e la legge potrebbe essere approvata immediatamente. Se gli emendamenti presentati dal deputato Magi non saranno votati, la legge entrerà in vigore nell’attuale forma. In quel caso, Mattarella avrà la possibilità di rimandarla alle Camere per un secondo esame. Un’intenzione che appare quasi esplicita nelle sue parole di novembre.
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