- Il sogno di ogni presidente della repubblica francese è la «luna di miele con l’elettorato» e cioè elezioni legislative che gli consegnino un parlamento con una maggioranza compiacente. In Francia infatti il presidente, anche se ha molto potere, deve condividere quello esecutivo con il primo ministro.
- Se questo è il sogno di Macron, l’avanzata di Jean-Luc Mélenchon è il suo incubo. Più che sperare nelle lune di miele, deve evitare divorzi, e coabitazioni complesse da gestire. «Ora comincia il terzo turno», va all’arrembaggio il leader della sinistra radicale ecologista. Forte dell’elettorato giovanile che ha saputo mobilitare alle presidenziali, prova a ricomporre a suo favore il quadro politico ora che bisogna scegliere il primo ministro.
- La storia di Mélenchon è una storia di competizione coi socialisti, prima da dentro e poi da fuori. Ora che i suoi avversari dello stesso campo escono dalle presidenziali ridotti ai minimi termini, il leader “insoumis” offre una ricomposizione da una posizione di forza: al centro lui, che spedisce messaggi di dialogo anche a verdi e comunisti, e poi quel che resta delle macerie socialiste.
Ora bisogna scegliere il premier. Mélenchon tenta il blocco di sinistra


25 aprile 2022 • 07:00