Nel day after del voto francese, in cui Marine Le Pen si è dovuta accontentare di un terzo posto ma ha minacciato una vittoria «solo rimandata», Fronte popolare e macronisti devono capire come capitalizzare i voti che hanno mantenuto il Rassemblement national lontano dal governo. 

17:01

Bardella: "Fatti errori, mi assumo parte della responsabilità"

Jordan Bardella riconosce di aver fatto degli "errori" e si assume la sua "parte di responsabilità" dopo la "sconfitta" del Rassemblement National alle elezioni francesi. Lo riporta il Figaro. In particolare Bardella ha menzionato la scelta di "un certo numero di candidati", che hanno espresso commenti discriminatori o cospiratori, che "non hanno risposto" alla sua "linea politica".

16:59

Biden: "La Francia ha respinto l'estremismo, sarà così anche in Usa"

La Francia ha "respinto l'estremismo", "anche i democratici lo rifiuteranno" negli Stati Uniti alle elezioni presidenziali. Lo dice il presidente Usa, Joe Biden. "Non ho conosciuto un candidato nella mia vita che fosse piu' estremo" di Donald Trump, ha detto il presidente democratico riferendosi al suo sfidante.

15:38

S&P: incertezza economica dopo i risultati del voto in Francia

Il risultato non decisivo delle elezioni francesi determina "incertezza sui dettagli della strategia di politica economica e fiscale" del prossimo governo e le sue scelte in tema di accelerazione della crescita e di riduzione del deficit statale saranno "fondamentali per determinare l'affidabilità creditizia della Francia". È quanto scrive S&P Global Ratings secondo cui i rating AA-/Stabile/A- del Paese "verrebbero messi sotto pressione se la crescita economica fosse materialmente al di sotto delle previsioni per un periodo prolungato, o se la Francia non riuscisse a ridurre il suo ampio deficit di bilancio".

14:08

Scholz auspica la formazione di un governo "costruttivo"

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha auspicato che la Francia sia in grado di formare un governo "costruttivo". Il commento arriva dopo che dalle elezioni legislative non è emerso un blocco con una chiara maggioranza. "Speriamo che il presidente e i deputati eletti riescano a realizzare un governo costruttivo", ha detto ai giornalisti, mentre il suo portavoce, Steffen Hebestreit, in precedenza aveva annunciato che il cancelliere "avrà l'opportunità di discutere della situazione" con il presidente francese, Emmanuel Macron, a Washington, durante il vertice Nato

12:34

Le Maire mette in guardia sul rischio di "crisi e declino economico"

Il ministro francese dell'Economia Bruno Le Maire ha messo in guardia contro il rischio di "crisi finanziaria" e "declino economico della Francia", come conseguenza del "nuovo dato politico" emerso dal voto legislativo. “L’applicazione del programma di rottura del Nuovo Fronte Popolare”, arrivato primo alle elezioni legislative, “distruggerebbe i risultati della politica che perseguiamo da sette anni”, afferma il ministro francese dell’Economia e delle Finanze, a Bercy dal 2017 con l’avvento al potere di Emmanuel Macron.

12:24

Macron rifiuta le dimissioni di Attal

Il presidente francese Emmanuel Macron ha respinto le dimissioni del premier Gabriel Attal, chiedendogli "per il momento di restare, per assicurare la stabilità del Paese".

11:54

A Berlino "sollievo" per i risultati francesi

"L'esito delle parlamentari in Francia ci dà un certo sollievo" ha detto il portavoce del cancelliere tedesco, Steffen Hebestreit, commentando il risultato delle elezioni francesi, che ha visto ieri la sconfitta di Marine Le Pen. Il portavoce ha comunque sottolineato che "resta adesso da vedere quali saranno gli sviluppi politici alla luce di questa inusuale costellazione" uscita dalle urne. Scholz avrà opportunità di parlarne con il presidente Emmanuel Macron a Washington al vertice Nato, ha concluso.

11:34

Le Pen ancora prima per voti assoluti

Secondo i dati del ministero dell'Interno, il partito di Marine Le Pen resta primo in termini di voti assoluti: il Rassemblement National ottiene 8.745.240 di consensi (il 32,05 per cento), mentre al primo turno di domenica 30 giugno aveva incassato 9.379.092 voti (il 29,25 per cento); il Nuovo Fronte Popolare ha avuto 7.005.514 preferenze (il 25,68 per cento) contro gli 8.995.226 (28,06 per cento) del primo turno; Ensemble! (i macroniani) conta su 6.314.418 di voti (il 23,14 per cento), contro i 6.425.707 (il 20,04 per cento) della settimana scorsa. Infine Les Républicains sono stati votati da 1.474.648 di francesi (il 5,41 per cento): al primo turno avevano 2.106.166 di voti (il 6,57 per cento).

11:32

Il Cremlino non ha "speranza" né "l'illusione" di un miglioramento delle relazioni con Parigi

Il Cremlino ha affermato di non avere né la "speranza" né l'"illusione" di un miglioramento delle relazioni tra Parigi e Mosca, particolarmente tese dal conflitto ucraino, in vista dei risultati delle elezioni legislative anticipate in Francia. "Per la Russia la cosa migliore sarebbe la vittoria delle forze politiche pronte a impegnarsi per ripristinare le nostre relazioni bilaterali. Ma per il momento non vediamo in nessuno una volontà politica così chiaramente espressa, quindi non nutriamo speranze né illusioni particolari su questo argomento", ha detto alla stampa il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.

10:41

Ciotti: "Colpo di stato democratico"

"È un colpo di Stato democratico. Macron è un vero kamikaze della Repubblica" ha detto Eric Ciotti dei Républicains, alleato con l'estrema destra del Rassemblement National (Rn), al terzo posto alle elezioni legislative anticipate di ieri. "L'apprendista stregone dell'Eliseo ha offerto al signor Mélenchon la maggioranza relativa su un piatto d'argento", ha detto Ciotti dalla sua città natale, Nizza.

"Denuncio il signor Macron, un vero kamikaze della Repubblica, pronto a installare il caos istituzionale per mantenere il suo piccolo potere! L'alleanza tra Macron, Mélenchon, Bertrand e Rousseau sta privando il popolo francese della sua vittoria!", ha deplorato l'ex presidente LR, destituito dai vertici del partito di destra gollista dopo aver stretto alleanza con il Rn di Marine Le Pen e Jordan Bardella.

10:40

Attal presenterà le sue dimissioni alle 11.15

Il primo ministro francese Gabriel Attal presenterà le sue dimissioni al presidente Emmanuel Macron alle 11:15. Lo ha riferito il quotidiano "Le Figaro". Il capo dello Stato potrebbe anche rifiutarle, chiedendo al premier di rimanere in carica per non lasciare scoperto Matignon, sede dell'esecutivo.

09:32

Le ambizioni di Mélenchon, ma la sua strada è in salita

Il leader Jean-Luc Mélenchon "non è assolutamente squalificato" per Matignon. Il suo partito lo vuole proporre come premier, ma è improbabile che trovi il sostegno necessario, considerate le sue posizioni considerate troppo estremiste da alcuni per tenere assieme il variegato panorama del centrosinistra francese.

A ribadire la sua candidatura, la deputata Lfi Mathilde Panot, confermando che la sinistra proporra' "un primo ministro e un governo questa settimana". "Jean-Luc Me'lenchon è colui che ha insegnato alla sinistra a vincere, colui che ha dato speranza a milioni di persone vincendo il 22 per cento alle elezioni presidenziali, colui grazie al quale non solo i Nupes ma oggi il Nuovo Fronte popolare ha potuto esistere", ha dichiarato ai microfoni di Rtl.

09:29

Rn: "Paese ingovernabile"

Nel quartier generale del Rn gli umori sono ancora neri. "Ci è stata negata la vittoria a colpi di ritiri e triangolari, ora il paese non è' governabile". Lo ha affermato, all'indomani dall'inaspettata sconfitta del partito di Marine Le Pen, il vicepresidente di Rn Louis Alliot spiegando che ora per il partito lepenista è tempo di "un esame di coscienza" per analizzare i suoi errori. "Ci sono candidati che non avrebbero dovuto esserlo", ha ammesso Alliot a RTL. Dovremo mettere in discussione la catena di rappresentanza". "Rimaniamo il partito e il gruppo politico leader nell'Assemblea nazionale", ritiene. Ci è stata negata una vittoria, con i triangolari e i ritiri. La Francia non è governabile come vorrebbe la maggioranza dei francesi", ha detto.

08:15

Il Fronte popolare vuole proporre il nome del premier 

Dopo il successo della sinistra alle elezioni legislative, ma senza ottenere la maggioranza assoluta, Emmanuel Macron "dovrebbe oggi chiedere ufficialmente al Nuovo Fronte Popolare di dargli il nome del primo ministro",

È quanto ha chiesto la leader degli ecologisti, Marine Tondelier. "Lo farà? Non lo farà? Questo presidente è sempre pieno di sorprese, vedremo, ma questa è la logica istituzionale", ha dichiarato ai microfoni di Rtl. 

Secondo Tondelier "un buon premier dovrà placare il paese e unire il proprio campo". Questo vuol dire, ha aggiunto, che "non sarà Jean-Luc Mélenchon", anche se gli Insoumis restano essenziali per costituire la maggioranza nell'Assemblea nazionale. Dopo un primo incontro domenica sera con i suoi omologhi Olivier Faure (Ps), Manuel Bompard (Lfi) e Fabien Roussel (Pcf) per "analizzare" i risultati, "il lavoro continuerà oggi", ha detto Tondelier senza specificare dove e a che ora riprenderanno le discussioni.

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