- Il partito che governa in Georgia – il cui nome è “sogno georgiano” – ha ritirato la legge anti ong di stampo putiniano che ha innescato massicce proteste nel paese. La mossa è un tentativo di sedare le mobilitazioni: il “sogno” georgiano vuole evitare che la controversa legge si trasformi in un “incubo” georgiano.
- Ma gli scontri di questa settimana, con migliaia di persone in piazza a perorare l’ingresso nell’Ue, non possono essere spenti nel giro di un’ora come si fa azionando un interruttore.
- C’è chi continua la mobilitazione e, soprattutto, il dissenso sulla legge anti ong fa venire allo scoperto la posizione difficile nella quale si trova la Georgia: un paese sulla linea di faglia.
Il governo georgiano ritira la legge sugli «agenti stranieri»
09 marzo 2023 • 19:41Aggiornato, 09 marzo 2023 • 19:50