Dopo la conferma della Lega e di Rassemblement National di lunedì mattina sull’ingresso nel gruppo dei Patrioti europei, che si sta costituendo intorno al premier ungherese Viktor Orbán, nella riunione del primo pomeriggio la nuova formazione di estrema destra al parlamento europeo ha definito i vertici. Jordan Bardella, presidente di Rn, sarà capogruppo, mentre il generale Roberto Vannacci, eletto in quota Lega, è tra i sei vicepresidenti. «Buon lavoro al generale Roberto Vannacci», ha scritto Salvini su X, «per rappresentare la Lega e gli italiani. Avanti tutta!».

La prima vicepresidente è Kinga Gál del partito ungherese Fidesz, seguono Klára Dostálová di Ano, partito della Repubblica Ceca, Sebastiaan Stöteler di PVV (Paesi Bassi), António Tânger Corrêa del partito portoghese CHEGA, per lo spagnolo Vox Hermann Tertsch e Harald Vilimsky per l’austriaco FPÖ.

Il capogruppo è Anders Vistisen del Partito popolare danese, mentre Gerolf Annemans (Vlaams Belang) assumerà la carica di tesoriere.

«I Patrioti per l’Europa rappresentano la speranza per le decine di milioni di cittadini delle nazioni europee che apprezzano la loro identità, la loro sovranità e la loro libertà. Come forze patriottiche, lavoreremo insieme per riprendere le nostre istituzioni e ri-orientare le politiche per servire le nostre nazioni e i nostri popoli», ha dichiarato Bardella in una nota.

Mentre Gál, prima presidente, ha aggiunto: «Le elezioni europee hanno chiaramente dimostrato che un numero preponderante di elettori desidera che i confini europei siano nuovamente protetti. Amano la libertà e la pace. Sono a favore della cooperazione europea, ma non di un’Ue che agisca oltre le proprie competenze e punisca gli Stati membri per portare avanti le proprie politiche. Saremo la loro voce per i prossimi cinque anni».

Il gruppo di estrema destra

Sono 84 gli eletti all’Europarlamento a essersi uniti ai Patrioti per l’Europa, rappresentanti di 12 paesi. La nuova formazione di estrema destra è composta da 30 eurodeputati del partito francese Rassemblement National, undici di Fidesz e Partito Popolare Cristiano-Democratico, otto della Lega, sette di ANO (Repubblica Ceca); due di Giuramento e automobilisti (Repubblica Ceca), sei dell’austriaco FPÖ, sei di PVV (Paesi Bassi), sei dello spagnolo Vox, tre del belga Vlaams Belang e due del portoghese Chega. Un europarlamentare del Partito popolare danese e uno del partito greco La Voce della Ragione. Infine, un rappresentante di Lettonia First.

Si tratta di uno sviluppo atteso, ma che rafforza ulteriormente il nuovo gruppo di estrema destra che mira a sfilare a Ecr di Giorgia Meloni il titolo di terza formazione uscita dalle elezioni. Non è un caso che la settimana scorsa i Patrioti abbiano accolto a braccia aperte l’ex partner di riferimento della premier Santiago Abascal e la sua Vox. 

«I popoli europei hanno dimostrato di volere un cambiamento radicale a Bruxelles contro lo strapotere di burocrati e banchieri, superando definitivamente il disastroso modello degli ultimi cinque anni fondato su scelte filo-islamiche, filo-cinesi ed eco-estremiste con sinistre e socialisti. Oggi nasce finalmente un grande gruppo dei Patrioti per cambiare il futuro di questa Europa. La Lega c'è» aveva scritto questa mattina Matteo Salvini sui social.

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