- La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista a un gruppo di quotidiani internazionali fra cui La Repubblica spiega: «Con AstraZeneca il peggio è alle spalle, è un segnale positivo che abbia mostrato la volontà di accelerare le consegne».
- «Al momento», prosegue von der Leyen, «non c'è una spiegazione plausibile ai ritardi, chiediamo trasparenza».
- «Anche Pfizer-BionTech ha avuto problemi, ma erano comprensibili e li ha risolti. Ci aspettiamo che AstraZeneca recuperi le dosi tagliate nel primo trimestre».
«Con AstraZeneca il peggio è alle spalle, è un segnale positivo che abbia mostrato la volontà di accelerare le consegne». Lo dice la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in un'intervista a un gruppo di quotidiani internazionali fra cui La Repubblica, dopo le polemiche con la casa farmaceutica anglo-svedese sulle forniture di vaccini contro il coronavirus.
«Al momento», prosegue von der Leyen, «non c'è una spiegazione plausibile ai ritardi, chiediamo trasparenza su cosa hai prodotto, cosa hai esportato e cos'hai in magazzino. Poi toccherà all'azienda darci spiegazioni e dirci come intende rispettare il contratto. Anche Pfizer-BionTech ha avuto problemi, ma erano comprensibili e li ha risolti. Ci aspettiamo che AstraZeneca recuperi le dosi tagliate nel primo trimestre».
La presidente von der Leyen conferma inoltre l'obiettivo di immunizzare il 70 per cento della popolazione adulta in Europa entro l'estate.
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