Chiudono bar, ristoranti, negozi e alberghi, cinema, teatri e centri commerciali. Coprifuoco dalle 20 alle 5: «Sono d’accordo con Roma»
- Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano, intervistato dal Corriere della Sera ha annunciato una nuova stretta dopo l'impennata dei contagi.
- Da mercoledì e fino al 22 novembre chiusi bar, ristoranti, negozi e alberghi, cinema, teatri e centri commerciali e coprifuoco notturno dalle 20 alle 5. «I dati che abbiamo rendono necessarie queste misure», ha spiegato Kompatscher.
- «L'approccio del governo», ha proseguito, «mi ha trovato d'accordo. Dare alle regioni i giusti poteri è una scelta da approvare. Autonomia significa proprio questo, assumersi delle responsabilità».
Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, ha deciso per una stretta dopo l'impennata dei contagi. Da mercoledì 4 novembre e fino al 22 chiusi bar, ristoranti, negozi e alberghi, cinema, teatri e centri commerciali.
«Noi siamo usciti bene dalla primavera e l'estate è stata meglio delle previsioni sia per l'andamento epidemiologico, che per la nostra economia. Questo grazie alle misure adottate. Sapevamo di questa seconda ondata, ma anche gli esperti non si aspettavano un'entità e un'accelerazione di questo genere. I dati che abbiamo rendono necessarie queste misure. Abbiamo tre settimane per riuscirci, altrimenti la situazione sarà drammatica», ha spiegato Kompatscher al Corriere della Sera.
Il presidente ha aggiunto: «Il coprifuoco partirà dalle 20 e durerà sino alle 5. Bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie rimarranno chiusi. Aperti da lunedì al sabato i generi alimentari e altri negozi di primaria necessità. Aperte farmacie e parafarmacie. Tutto chiuso le domeniche e i festivi. Le scuole, che riapriranno i battenti lunedì 9, continueranno con la didattica in presenza, ad eccezione delle superiori. Ridotta al 50 per cento la capienza dei mezzi pubblici. Per lo sport vietati gli allenamenti, tranne quelli individuali e per le squadre che gareggiano a livello nazionale e internazionale. Alberghi chiusi ai turisti. Rimangono ancora aperti gli impianti sciistici. Chiuse piscine, palestre, wellness e centri benessere».
«L'approccio del governo», ha proseguito, «mi ha trovato d'accordo in quanto noi abbiamo sempre difeso la nostra autonomia, anche in questa situazione di crisi. Fornire i dati tecnici sull'epidemia da una parte, predisporre un quadro generale dall'altra per poi dare alle regioni i loro giusti poteri, non può che essere una scelta da approvare. Autonomia significa proprio questo, assumersi delle responsabilità».
© Riproduzione riservata