L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha imposto a Meta di riaprire le trattative con la Siae per la licenza sul diritto d’autore. Da quando era sfumato l’accordo lo scorso 16 marzo, i contenuti di Facebook e Instagram con canzoni del repertorio Siae erano stati silenziati o rimossi. L’Antitrust ha deciso di adottare misure cautelari per una dipendenza economica della Siae da Meta
Riprenderanno le trattative tra Meta, la società di Mark Zuckerberg, e la Società italiana degli autori ed editori (Siae) in merito al diritto d’autore, grazie all’intervento dell’Antitrust.
Lo scorso 16 marzo, dal momento che Meta e Siae non avevano raggiunto un accordo per rinnovare la licenza sul diritto d’autore, Instagram e Facebook avevano rimosso o silenziato i contenuti che presentavano canzoni del repertorio Siae.
Venerdì, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha imposto a Meta la ripresa delle trattative. Con una nota ha confermato di aver deliberato «di adottare misure cautelari nei confronti di Meta Platforms Inc., Meta Platforms Ireland Limited, Meta Platforms Technologies UK Limited e Facebook Italy S.r.l. (di seguito, Meta) nell'ambito dell'istruttoria avviata il 4 aprile per presunto abuso di dipendenza economica nei confronti di Siae nella negoziazione avente ad oggetto la stipula della licenza d'uso, sulle proprie piattaforme, dei diritti musicali».
Il mancato accordo
«Questa canzone non è al momento disponibile». È il messaggio che hanno trovato gli utenti italiani di Facebook e Instagram, a partire dallo scorso 16 marzo, nel tentativo di riprodurre contenuti multimediali.
Video, reels, e stories hanno perso la traccia audio associata a canzoni rientranti nell’ampio repertorio della Siae, italiane e anche internazionali.
Il mancato accordo ha però rappresentato non solo un temporaneo disagio per i comuni utenti, ma un vero e proprio danno per i creatori di contenuti digitali, che hanno fatto di Facebook e Instagram la propria professione. Ancora più grave il danneggiamento economico che possono aver riportato le case discografiche pronte a lanciare nuovi prodotti e album.
Le due società hanno poi fornito spiegazioni diverse del mancato rinnovo. Nel comunicato diffuso da Siae, si legge che la decisione di Meta sarebbe stata unilaterale e altrettanto unilaterale la proposta, in sede di trattativa, «prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio».
L’intervento dell’Antitrust
Il 21 aprile l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha rilevato che «sussistono i presupposti per adottare le misure cautelari» da parte della Siae, nonché una dipendenza economica di Siae da Meta sulla base della presunzione prevista, per le piattaforme digitali, dall'articolo 9 della legge n. 192 del 1998. In questo caso, ha specificato l’Autorità, si devono adottare criteri di valutazione differenti rispetto a quelli di riferimento «in altri settori economici tradizionali».
La ripresa delle trattative, che secondo l’Antitrust dovrà avvenire nel mantenimento di «un comportamento ispirato ai canoni di buona fede e correttezza», richiede alla società di Zuckerberg di fornire le informazioni necessarie. La Siae su Twitter si è detta soddisfatta della decisione e richiede a Meta di ripristinare subito i brani sulle due piattaforme.
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