A lui, Fiore e altri quattro i magistrati contestano la resistenza e la minaccia a pubblico ufficiale. Nell’ordinanza si legge che la polizia è stata attaccata con spranghe.
«Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi». Sono queste le parole che Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova, avrebbe rivolto agli agenti di polizia dopo che i manifestanti erano riusciti a raggiungere la sede della Cgil, nei disordini di sabato 9 ottobre a Roma. È quanto si legge nella richiesta di convalida dell'arresto della procura di Roma nei confronti delle sei persone fermate dopo la manifestazione contro il green pass di sabato.
La richiesta di convalida
La procura di Roma ha chiesto oggi, 13 ottobre, la convalida del fermo per Roberto Fiore, Giuliano Castellino e Pamela Testa di Forza Nuova, oltre che per l'ex Nar Luigi Aronica, per Biagio Passaro, leader del movimento Io apro, e per Salvatore Lubrano. I sei saranno sentiti domani dal gip, con un interrogatorio che avverrà da remoto.
Secondo quanto si legge nell’ordinanza, i sei (insieme ad altri non ancora identificati) avrebbero «usato violenza e minaccia nei confronti di agenti di polizia», che avevano «creato un cordone», per proteggere la sede della Cgil. I manifestanti avrebbe sfondato le difese, nonostante i tentativi di mediazione delle forze dell’ordine con Aronica, Castellino e Fiore, che erano alla testa del corteo.
A tutti e sei sono contestati i reati di resistenza e minaccia pluriaggravata a pubblico ufficiale in concorso e devastazione. Secondo quanto contenuto nel documento, gli agenti di polizia sarebbero stati attaccati con bastoni e spranghe di ferro.
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