Dopo il volo con i freni rotti rivelato da Domani, e la collisione con un aereo francese a terra, arriva un nuovo incidente all’aeroporto di New York con un velivolo Delta. Tre casi con danni che si affiancano al quarto dei piloti addormentati. La compagnia si giustifica sempre e dice che bada molto alla sicurezza
Terzo incidente in meno di un anno. Su youtube è arrivato l’audio che conferma la dinamica della collisione all’aeroporto di New York per un volo Ita che gli è costata l’integrità di un’ala e la cancellazione di un viaggio lo scorso 2 gennaio.
Il velivolo Ita Airways Az 611, un airbus A322, nel corso di alcune manovre, si è scontrato con la coda di un volo della Delta Airlines subendo forti danni, al punto che la compagnia aerea di bandiera italiana ha dovuto cancellare il viaggio in attesa delle riparazioni, offrendo a tutti i passeggeri il pernottamento. La particolarità è che la prima a dare la conferma è stata la compagnia Delta: «C’è un grosso pezzo per terra», dicono.
L’audio, trovato da Repubblica, è stato pubblicato l’11 gennaio e la compagnia italiana ha risposto con una nota: «Nel sottolineare come simili episodi di lieve entità si verifichino non di rado specialmente negli aeroporti molto congestionati soprattutto nella movimentazione a terra come, tra gli altri, New York JFK».
Quindi per Ita non è strano danneggiare un mezzo da oltre duecento milioni di dollari che deve trasportare ad alta quota quasi 300 passeggeri.
La notizia era stata raccontata dalla testata siciliana Teleoccidente con testimonianze raccolte il 3 gennaio: «Tanta la rabbia dei passeggeri che attendevano di partire», ma «lo stato di agitazione è immediatamente rientrato». Ita ha garantito loro il trasferimento e il pernottamento in un hotel nelle vicinanze dell’aeroporto intercontinentale.
La compagnia adesso sta cercando di ricostruire le circostanze: «In merito a quanto accaduto nelle fasi successive all’atterraggio del volo del 2 gennaio 2023 presso l’aeroporto di New York JFK, ITA Airways comunica di aver attivato le procedure interne per ricostruire le circostanze e, qualora ne ricorrano i presupposti, fornirà totale collaborazione con la massima trasparenza alle autorità preposte».
Ita Airways, assicurano, adotta sempre tutte le necessarie misure e procedure per garantire «la massima sicurezza dei propri passeggeri» e «come fatto anche per il volo in questione». Che è rimasto a terra con un’ala mezza rotta.
Gli altri incidenti
Quello di gennaio però è solo l’ultimo incidente. Repubblica ricorda un altro scontro, quella volta lo scontro era stato con un aereo francese. Il 17 giugno 2022, un aereo in partenza ancora una volta dall'aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York e diretto a Roma Fiumicino - ha urtato in pista un velivolo di Air France, che era arrivato da Parigi ed era ormai parcheggiato.
Più inquietante il terzo raccontato da Domani ad agosto, visto che in quel caso il pilota ha deciso di proseguire il viaggio nonostante il danneggiamento. Ancora una volta un Airbus 330 in partenza da Roma martedì 16 agosto con destinazione Miami ha perso un pezzo dei freni durante il decollo. In quel caso il suo volo denominato AZ 630 è decollato ed è andato avanti per oltre due ore nonostante il pilota fosse stato avvertito di quanto era accaduto. Prima di decidersi a tornare indietro, ha avuto tempo di sorvolare tutta la Francia accingendosi a passare sopra l’oceano Atlantico.
A quel punto però è intervenuto il centro di coordinamento operativo da Roma che gli ha detto di tornare. Dopo altre due ore e mezzo il jet è atterrato a Fiumicino dove lo aspettavano i vigili del fuoco e le forze dell’ordine.
Sempre sul vettore statunitense infine aveva fatto discutere ad aprile il caso dei piloti che si erano addormentati in volo. In quella circostanza la compagnia aveva ammesso che non era normale ma non aveva ammesso alcuna colpa: «La nostra indagine ha portato all’individuazione di un comportamento non conforme alle procedure in vigore da parte del comandante».
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