Rinvenute altre tre vittime. Si cerca una donna dispersa. Il ministro ha confermato che potrebbero esserci ancora smottamenti. Le scuole resteranno chiuse fino al 4 dicembre e si valuta la dad. In serata è atteso il consiglio dei ministri in cui sarà varato un decreto ad hoc per intervenire sull’emergenza a Ischia
Cinque giorni dopo la frana, altri tre corpi sono stati individuati e recuperati recuperati a Casamicciola Terme, sull’isola di Ischia. Uno dei cadaveri è stato rinvenuto a poche decine di metri da dove era stato recuperato il primo corpo senza vita, quello di Eleonora Sirabella. Il secondo è nella zona limitrofa all’abitazione dei tre fratelli Monti, ritrovati nel fango nei giorni scorsi. Resta ancora una donna dispersa, Maria Teresa Arcamone, di 31 anni. Continua a crescere così il numero delle vittime, giunto a 11 persone scomparse.
I soccorritori sono al lavoro per tentare di individuare in giornata l’ultima donna non ancora ritrovata, dato che domani sono previsti ancora violenti temporali. Il ministro per la protezione civile, Nello Musumeci, oggi ha tenuto una lunga informativa al Senato, in cui ha fatto il conto dei danni e aggiungendo che potrebbero esserci ancora smottamenti.
L’intervento di Musumeci
La zona rossa è stata allargata, e sono stati evacuati ancora più edifici. Il ministro ha dato il punto della situazione dopo la frana.
Sono 45 le strutture danneggiate e inagibili, 56 le strutture agibili ma esposte a rischio esterno, 162 le costruzioni agibili e 9 quelle non accertate. In particolare, sono state rilevate 191 criticità gravi, verrà fatta una verifica più dettagliata con i geologi.
Le scuole restano chiuse sino al 4 dicembre a Casamicciola Terme e Lacco Ameno e si sta pensando all’attivazione della didattica a distanza.
Una task force
Di fronte a quanto accaduto e al rimpallo di responsabilità, Musumeci ha comunicato che domenica la presidente del Consiglio Giorgia Meloni gli ha dato mandato di attivare un gruppo di lavoro interministeriale allargato ai rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dell'Unione delle Province italiane e dell'Associazione nazionale dei Comuni d'Italia per elaborare «in tempi assai brevi» una proposta di revisione normativa per semplificare quelle che Musumeci ha definito «le disarmanti procedure di intervento per la mitigazione del rischio, non solo idrogeologico». Per questo ha chiesto i contributi da parte di tutte le forze parlamentari.
Intanto in serata è atteso il consiglio dei ministri in cui sarà varato un decreto ad hoc per intervenire sull’emergenza a Ischia.
L’ex presidente della Sicilia ha poi parlato dell’abusivismo edilizio: «Un discorso a parte, che esula dall'informativa specifica di stamane, merita il tema legato al triste e diffuso fenomeno dell'abusivismo edilizio e a quanto esso possa essere causa o concausa delle calamità». Questo «è un tema che ha appassionato in questi giorni il dibattito politico sulla stampa e che, anche per i suoi profili di natura etica, giuridica, ambientale ed economica, non può più essere eluso».
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