- I primi passi delle annunciate riforme istituzionali del governo Meloni sono all’insegna di un’approssimazione culturale e politica che desta molti sospetti.
- Nonostante ciò, non possiamo non riconoscere che l’attuale governo non sta facendo nulla di nuovo, proponendo per l’ennesima volta una riforma delle istituzioni che tende a consolidare il “potere forte”, piuttosto che a limitarlo. È la stessa ossessione riformista che non ci abbandona da ormai trent’anni.
- A quest’ossessione riformista dobbiamo opporre un’ossessione parlamentarista: per risolvere la crisi decennale della democrazia abbiamo bisogno di riconoscere la dignità del Parlamento potenziandone le regole di funzionamento.
C’è un’ossessione riformista dietro al costituzionalismo improvvisato di Meloni


12 maggio 2023 • 20:08