Il centrodestra si prepara a parlare con Mario Draghi in un’unica delegazione: «Siamo persone educate, siamo realisti, sappiamo che il parlamento non può essere fermo per mesi». La leader di FdI vorrebbe elezioni, ma per mantenere l’unità ha annunciato che il suo partito è pronto a «un passo intermedio»
Il centrodestra si prepara a parlare con Mario Draghi in unica delegazione e il leader della Lega Matteo Salvini sembra pronto a ogni eventualità: «Siamo persone educate, siamo realisti, sappiamo che il paese ha bisogno di risposte e il parlamento non può essere fermo per mesi. Draghi ci incontrerà, andremo da lui ad ascoltare, capire, proporre, valutare. Non abbiamo pregiudizi». Lo ha detto uscendo dal vertice di centrodestra, aggiungendo che la coalizione continua ad essere unita e a proporsi come un solo interlocutore. Al punto che Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha ceduto sulle elezioni a ogni costo ed è pronta ad astenersi.
La leader di Fratelli d’Italia lo ha definito il passo intermedio: «Siamo contrari a cambiare la nostra posizione, per noi l’unica strada restano le elezioni ma per mantenere unito il centrodestra sono disposta a fare un passo intermedio concordando con tutta la coalizione una posizione di astensione» avrebbe detto nel corso del vertice.
L’apertura di Lega e Fi
Il leader della Lega è soddisfatto: «Dopo settimane di agonia e di litigi, e dopo un anno e mezzo di comunicati bulgari e dirette a reti unificate, non ci sono più Conte e Casalino, Bonafede e la Azzolina: respiriamo, questo è già un servizio reso all'Italia e agli italiani, grazie alla nostra coalizione che ha mantenuto grande compattezza».
Le elezioni nei suoi mini comizi ci sono sempre: «Lo ribadiamo: la via maestra sono le elezioni - ha detto -, che possono essere svolte in sicurezza, visto che in primavera si voterà in 1.300 comuni rappresentativi di circa 20 milioni di italiani. Il voto potrebbe dare al paese stabilità efficienza e un Parlamento e un governo stabili per cinque anni». Ma sembra più una concessione, visto che il vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani non nasconde la sua stima per Draghi: «In perfetta coerenza con quello che abbiamo detto al capo dello Stato la scorsa settimana, e cioè che se il presidente della Repubblica avesse presentato un'alternativa all’ipoteso elettorale, l'avremmo valutata con grande attenzione e rispetto». E Draghi per loro ha queste caratteristiche: «L'incarico conferito a Mario Draghi è un incarico ad una persona di altro profilo quindi durante l'incontro che avremo valuteremo le proposte, le idee, i progetti, insomma i contenuti, e poi valuteremo il da farsi». Non è un caso se per Forza Italia le priorità enunciate da Tajani sono molto simili a quelle tracciate da Draghi e Mattarella: «Per quanto ci riguarda gli italiani hanno bisogno di vedere affrontate due priorità: una è l’emergenza economica, l’altra quella sanitaria. Quindi bisogna presentare un pacchetto credibile arricchito dalle riforme indispensabili per accedere al Recovery fund, e poi bisogna presentare un pacchetto per la valutazione del piano di vaccinazioni».
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