Ex presidente della Croce rossa e avvocato, è un esponente civico. Meloni ha scelto di tentare di nuovo la strada esterna alla politica, con il sì anche degli alleati
L’ex presidente della Croce rossa, Francesco Rocca, è il probabile candidato che proporrà Fratelli d’Italia per la regione Lazio. Rocca si è dimesso dalla presidenza e si è dichiarato «a disposizione del territorio».
Dopo le sollecitazioni degli alleati di Lega e soprattutto Forza Italia, in ansia perchè le regionali saranno il 12 e 13 febbraio e il centrosinistra ha già individuato in Alessio D’Amato il suo candidato, la macchina di FdI si è messa in moto.
Il nome doveva essere presentato alla festa dei 10 anni di FdI, ma la scelta è slittata ad oggi ed è ricaduta quindi su una scelta civica, proprio come alle comunali di Roma con la scelta dell’avvocato Enrico Michetti.
L’indicazione ha convinto anche gli alleati, che erano d’accordo nel lasciare a FdI l’indicazione per il Lazio, secondo le ripartizioni interne alla coalizione.
Chi è Rocca
Prima di entrare a far parte della Croce rossa, Rocca – avvocato romano – si è occupato di processi di mafia e ‘ndrangheta e anche per questo è stato cinque anni sotto scorta.
Per lui Meloni aveva pensato anche al ministero della Salute: pur non avendo competenze mediche, vanta una lunga esperienza nell’amministrazione della sanità. Nel 2002, infatti, è stato nominato commissario straordinario dall’allora presidente della regione Lazio, Francesco Storace, per salvare l’ospedale romano Sant’Andrea.
Pur essendo sempre stato considerato vicino alla destra, anche le amministrazioni di centrosinistra lo hanno confermato in un ruolo tecnico, come direttore generale sempre nel settore sanitario.
Nel 2008 ha una breve esperienza all’interno della giunta del sindaco Giovanni Alemanno come capo del dipartimento salute e attività sociali del comune di Roma.
Gli esclusi
Giorgia Meloni, che si è personalmente occupata del dossier Lazio, ha scelto l’ipotesi civica scontentando invece i candidati politici del suo partito.
I nomi forti sul tavolo, infatti, erano quello del vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, e il deputato e coordinatore regionale, Paolo Trancassini.
Il nome di Rocca, tuttavia, sarebbe apprezzato anche in ambienti di Forza Italia e Lega, che non hanno obiettato alla proposta di Meloni.
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