Il presidente del Veneto, Luca Zaia, in un'intervista al Corriere della Sera chiarisce: «In Veneto la didattica a distanza proseguirà fino al 31 gennaio. Non è una scelta politica, questa è attenzione alla salute dei cittadini».
«Ascolto autorevoli scienziati che segnalano il pericolo di una ripresa dei contagi. Ho preso questa decisione esclusivamente per ragioni sanitarie», assicura il governatore.
Sul pressing della ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, il governatore del Veneto risponde: «Posso comprendere la sua richiesta che però non può essere avulsa dalla situazione epidemiologica».
«In Veneto la didattica a distanza proseguirà fino al 31 gennaio. Non è una scelta politica, questa è attenzione alla salute dei cittadini». Parola del presidente del Veneto, Luca Zaia, in un'intervista al Corriere della Sera.
«I ragazzi hanno diritto a una scuola in presenza che purtroppo non possiamo garantire. Ascolto autorevoli scienziati che segnalano il pericolo di una ripresa dei contagi. Il dipartimento di prevenzione del Veneto ha prodotto un documento che dice che non è il caso di rischiare. Ho preso quella decisione esclusivamente per ragioni sanitarie», assicura il governatore.
Secondo Zaia, «malgrado le restrizioni i contagi continuano a salire. Guardate cosa succede in Inghilterra e in Germania. Se loro sono avanti un paio di settimane, capite bene cosa può succedere se abbassiamo la guardia». Sul pressing della ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, il governatore del Veneto la pensa così: «Posso comprendere la sua richiesta che però non può essere avulsa dalla situazione epidemiologica. Non mi diverto a chiudere, dai tecnici ci arrivano indicazioni chiare».
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