Le schermaglie sulla crisi vanno avanti. Di Maio: «Ora è il momento di scegliere da che parte stare. Da un lato i costruttori, dall’altro i distruttori». Il segretario del Pd, Zingaretti, ha chiuso a Italia viva nel corso della direzione: «C’è un dato che non può essere cancellato dalle nostre analisi. Ed è a questo punto l'inaffidabilità politica di Italia Viva». Intanto Conte smentisce di aver cercato «costruttori» con i servizi segreti
Continua incessante la conta in attesa delle comunicazioni del presidente del consiglio Giuseppe Conte alla Camera e al Senato. Oggi pomeriggio ci sarà un confronto del ministro per i rapporti con il parlamento Federico D’Incà con i capigruppo di maggioranza e opposizione, l’ordine del giorno riferiscono a Domani è scontato: «I numeri».
La mattinata si è aperta con la direzione del Pd. Zingaretti ha chiuso a Italia viva nel corso della direzione di questa mattina: «C’è un dato che non può essere cancellato dalle nostre analisi. Ed è a questo punto l'inaffidabilità politica di Italia Viva. Che è un dato presente e che io credo, e questo dovremmo tenerlo in considerazione, comunque, per come avvenuto mina la stabilità in qualsiasi scenario si possa immaginare un coinvolgimento e una nuova possibile ripartenza». E attacca: «Una cosa è rilanciare, rinnovare, cambiare, aprirsi e mettersi in discussione, altra cosa è distruggere, avere un approccio liquidatorio, aprire una crisi al buio che rappresenta l’opposto della volontà di migliorare l’azione di governo». Se non si rispettano le opinioni degli altri «avendo la presunzione di tenere in considerazione solo le proprie – ha concluso il segretario -, allora viene meno la fiducia e la possibilità di lavorare insieme».
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