Sono ore convulse, di scontro tra dichiarazioni. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel pomeriggio è tornato al Quirinale, ha annunciato al presidente della Repubblica che andrà alle Camere. Lunedì sarà la volta della Camera, martedì al Senato. Il dibattito partirà con le comunicazioni Conte, poi discussione generale, quindi si presenteranno le risoluzioni e ci saranno le dichiarazioni di voto. Quindi il voto per appello nominale.

Quello che preoccupa però non è la conta alla Camera, ma al Senato, dove il venir meno del gruppo di Matteo Renzi potrebbe mettere in crisi la maggioranza. In queste ora continua la caccia ai responsbili. Riccardo Nencini del Psi, ma parte del gruppo al Senato di Matteo Renzi, Iv-Psi, ha fatto sapere che continuerà ad appoggiare il governo.

Il leader della Lega Matteo Salvini, così come quella di Fdi, Giorgia Meloni, hanno detto di volere elezioni subito. Il presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, replica ai partiti di governo: «Inutile che venite a chiedere a noi la responsabilità», mantenendo la linea stabilita ieri.

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