Il premier ha svolto a Montecitorio le comunicazioni: «Crisi senza fondamento, voltiamo pagina». L’Aula della Camera ha votato la fiducia al governo con 321 voti a favore, 259 contrari e 27 astenuti: c’è ancora la maggioranza assoluta. Polverini di Forza Italia vota sì alla fiducia e lascia Berlusconi. Domani il voto al Senato con le preoccupazioni del Pd
È il giorno dell’arrivo di Giuseppe Conte alla Camera. Il premier si è presentato all’Aula di Montecitorio per chiedere la fiducia dopo la crisi di governo innescata dalle dimissioni delle ministre di Italia viva, Teresa Bellanova ed Elena Bonetti. In questo weekend di lunghe trattative e di ricerca dei “responsabili”, sia il Pd che il M5s hanno scaricato Matteo Renzi, accusandolo di «inaffidabilità politica» e di essere un «distruttore». Il leader di Italia viva, dal canto suo, ha detto che non voterà «un governo che con 80mila morti non usa il Mes», lanciando poi un messaggio al premier: «Conte non avrà la maggioranza assoluta al Senato», anche se nella e-news del giorno dopo ha scritto di una «maggioranza raccogliticcia».
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