Il leader della Lega ripete l’importanza del metano russo per l’Italia. Dalla Lega fanno sapere che «Matteo Salvini ribadisce la propria disponibilità a confrontarsi con tutti, siamo convinti delle nostre idee, siamo pronti a discuterne con chiunque». Impegno civico: «Adesso scegliamo il giorno e l’ora»
L’energia accende la campagna elettorale insieme a Vladimir Putin. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo ieri su Rete 4 ha accusato Matteo Salvini di essere morbido con il presidente russo e gli ha proposto un confronto pubblico in tv. La Lega ha risposto con una nota: «Matteo Salvini ribadisce la propria disponibilità a confrontarsi con tutti, siamo convinti delle nostre idee, siamo pronti a discuterne con chiunque».
La Russia e il gas
Sotto accusa ancora una volta le connessioni tra la Lega e Mosca, che secondo il leader di Impegno civico Di Maio corrono anche attraverso i gasdotti: «Io temo che Salvini scappi dal confronto. Sul tetto massimo al prezzo del gas non sta dicendo nulla perché significa meno soldi a Putin. Su questo è un po’ troppo timido» ha detto a Zona Bianca su Rete4. Salvini invece ha parlato su La7 dove ha ripetuto che la Russia è un fornitore importante: «I numeri ci dicono che noi non possiamo fare a meno del gas della Russia» e per questo «o si fa un Accordo con i francesi sul nucleare, oppure raddoppio del Tap, o in autunno si rischia il razionamento. Spero che questa stramaledetta guerra finisca, sia per salvare migliaia di vite sia per tornare ad un prezzo normale del gas», ha aggiunto il leader leghista. In realtà l’accordo per il raddoppio del Tap da cui l’italia importa gas azero c’è già stato, ma perché entri in funzione serviranno alcuni anni.
Nei giorni scorsi il Pd è tornato a chiedere che la Lega faccia chiarezza sull’accordo della Lega con Russia Unita, il partito di Putin, mai sconfessato. Se poche settimane fa Salvini tentava un viaggio di pace a Mosca difendendo i suoi dialoghi paralleli con la Russia fino all’ultimo, nonostante abbia dovuto rinunciare alla missione fino a oggi il leader della Lega ha continuato a non fare chiarezza sui suoi rapporti con Mosca che vanno avanti da anni.
Il caso è esploso per la prima volta ormai tre anni fa, quando Di Maio e Salvini erano insieme ministri del governo gialloverde. Nel 2019 l’Espresso aveva rivelato che il portavoce di Salvini, Gianluca Savoini, aveva trattato un finanziamento alla Lega tramite la compravendita di una partita di gasolio.
Dopo l’invasione dell’Ucraina di questo febbraio, Salvini ha sempre chiesto una linea di dialogo con Mosca. Protagonista dei tentativi personali di Salvini di trattare la pace il suo consulente Antonio Capuano e i ripetuti incontri di Salvini e Capuano con l’ambasciatore russo Sergej Razov rivelati da Domani. Nonostante il clamore mediatico momentaneo Salvini ha ridotto nuovamente il tema nel silenzio,e sono caduti nel vuoto gli appelli dei parlamentari del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica per chiedergli di riferire spontaneamente presso la commissione parlamentare. Salvini ha continuato a non fornire risposte ma a difendere la sua linea. L’ex collega di governo adesso lo chiama a un confronto elettorale.
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